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CORONAVIRUS

Con la ripresa del contagio ripartono i timori

Torna l’incubo del Covid e scatta l’allarme di una possibile quinta ondata

Veneto, si ammalano in 31 ma ne guariscono 37

Il contagio da coronavirus dà segni di ripresa, in Italia e non solo. In Germania, per esempio, i dati parlano di circa 270mila casi giornalieri e, anche nel nostro Paese, alcuni indicatori sono in rialzo. Per quanto riguarda l'incidenza dei casi settimanali, per esempio, è passata da 433 a 510, mentre l'indice Rt da 0,75 a 0,83, avvicinandosi alla soglia di 1, particolarmente significativa.

Prosegue, invece, la caduta del numero di ricoveri, sia nei reparti critici che non. Un dato che, però, risponderà a una eventuale ripresa del contagio con uno scarto temporale di circa due settimane.

Torna l’incubo del Covid e scatta l’allarme di una possibile quinta ondata. I dati della Germania, che è arrivata a 270 mila casi al giorno, non fanno dormire sonni tranquilli agli esperti che si dividono tra chi sostiene che si tratta solo di un ultimo colpo di coda e chi, invece, teme che l’estate non sarà poi così serena. Nel nostro Paese, ad esempio, l’incidenza dei casi settimanali ogni 100 mila abitanti torna a salire, da 433 a 510, così come l’indice Rt da 0,75 a 0,83, avvicinandosi sempre di più alla soglia di 1. Intanto la pressione ospedaliera cala e questo permette ad altre otto regioni di passare dalla zona gialla a quella bianca. In realtà, come spiega oggi La Stampa, l’effetto dell’aumento dei contagi su ricoveri e decessi potrebbe vedersi tra due o tre settimane. Non adesso. Per il ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach non bisogna affatto sottovalutare il virus e la variante Omicron visto che «in Germania ci sono 250 morti al giorno e sono destinati ad aumentare». In Gran Bretagna, invece, impennata del 60 per cento nell’ultima settimana per quanto riguarda i contagi.

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