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Rovigo

In tanti per l'addio ad Angelo

I funerali ad Arquà Polesine

ROVIGO - Hanno voluto esserci tutti, questa mattina, in chiesa ad Arquà, per dare l’ultimo saluto ad Angelo Scanavacca, 83 anni, spentosi in ospedale a Rovigo. I suoi familiari, la moglie Nives e i tre figli Andrea, Alessandro e Carlo. Il primo è il notissimo "Pepe" Scanavacca, mito del rugby polesano, nazionale e internazionale. Le tante persone che lo conoscevano e gli volevano bene e anche tanti esponenti del mondo del rugby, che si sono stretti alla famiglia.

Di professione falegname Angelo, ha sempre dato comunque una mano alla moglie nel ristorante di famiglia. Non era uno sportivo, ma aveva sempre sostenuto Pepe nella sua grande passione per il rugby, accompagnandolo agli allenamenti e alle partite.

“Mi ha accompagnato fin da bambino a tornei e allenamenti – ricorda Pepe - mi ha sempre seguito nelle partite. Non è mai stato un sportivo. Mi diceva sempre: 'Mi no capisso sempre, però bravo!'. Mi ha sempre dato il massimo sostegno, anche nel 2000 è venuto a Roma per l'esordio al Sei Nazioni, ha sempre fatto tutto ciò che poteva. Mi è stato vicino nei momenti più delicati, sempre presente". 

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