VOCE
scuola
21.03.2022 - 10:44
ROVIGO - Laura Cestari alza la voce sul fronte paritarie. La consigliere regionale ha depositato infatti una mozione con cui si intende impegnare la giunta a “farsi portavoce presso il governo e i ministeri competenti affinché venga pubblicata quanto prima la deliberazione del consiglio dei ministri relativa al piano di azione nazionale pluriennale”. Lo scenario vede una situazione di stallo che si protrae ormai da tempo, con molti sindaci preoccupati per un’impasse che potrebbe portare a gravi conseguenze per i bilanci delle scuole: la Cestari, che ha attivato nel frattempo contatti anche con la Federazione italiana scuole materne, raccoglie dunque l’accorato appello che arriva dal territorio polesano ma che riguarda anche il resto del Veneto.
Come rilevato nel testo del documento, che ripercorre in breve le tappe salienti degli ultimi mesi, l’esecutivo regionale con una delibera del marzo 2021 aveva approvato il piano di assegnazione dei contributi in conto gestione a sostegno delle scuole dell’infanzia non statali e dei servizi alla prima infanzia per l’esercizio 2021: a questo provvedimento aveva fatto seguito quindi un secondo intervento di giunta, il 14 settembre dello stesso anno, che aveva portato poi all’approvazione di un’assegnazione aggiuntiva per il 2021, tre milioni di euro resi disponibili con un assestamento di bilancio approvato il 30 luglio.
Relativamente al 2022, invece, il 15 marzo scorso la giunta regionale ha approvato la delibera con cui si assegnano 31 milioni per i servizi per l’infanzia accreditati, asili nido pubblici e privati che coprono la fascia di età compresa tra 3 e 6 anni.
“Questi contributi - rileva Cestari - saranno ripartiti in proporzione a quanto già erogato con i decreti dell’aprile e dell’agosto 2021, ma la giunta attende la deliberazione del governo, passaggio necessario al ministero dell’istruzione che solo dopo potrà adottare i decreti di riparto delle risorse in questione. La mozione - incalza la consigliere - che mi auguro possa sbarcare in aula al più presto trovando la più ampia condivisione possibile, vuol essere un atto concreto con cui si intende sollecitare il Governo centrale allo scopo di conoscere a che punto sia l’iter considerato che molti istituti in Veneto, e di conseguenza anche in Polesine, attendono con ansia l’erogazione di questi fondi, necessari per proseguire nell’offerta didattica e formativa”.
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