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ADRIA

"Autodromo, spuntano imprenditori interessati all’impianto"

Il sindaco Barbierato annuncia le novità

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La Guardia di Finanza entra all'Adria International Raceway

ADRIA - Succede spesso di vedere la pagliuzza negli occhi del vicino e non accorgersi della trave che oscura la propria vista. E’ successo l’altra sera nella galleria degli Artisti all’incontro sull’autodromo promosso dall’assessore Andrea Micheletti. A un certo punto una signora che gestisce un bed&breakfast a Bellombra ha pensato bene di scagliarsi contro il governatore Luca Zaia reo, a suo dire, di non prestare la giusta attenzione sull’autodromo dal momento che non ha ancora pubblicato un post per tenere accesi i riflettori sulla questione. “Fosse successo altrove - ha tuonato - saremo stati inondati di post e video”.

La signora, quasi sicuramente, non segue i canali social del sindaco Omar Barbierato, perché post sull’autodromo se ne trovano ben pochi. Così pure nella pagina ufficiale del Comune di Adria. Neppure è stato messo l’invito per la riunione dell’altra sera dove hanno risposto all’invito solo cinque operatori. La signora scoprirà che gli amministratori civici sono più interessati agli incontri per i comitati di frazione e di quartiere. Allora sulla scia di Gigi Marzullo, vien da dire: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.

Eppure nell’invito si legge che “verrà fatto un esame dettagliato delle vicende legate all’autodromo al fine di porre in essere iniziative per mitigare l’impatto negativo che tale situazione provoca per l’economia del territorio”. Un incontro tanto importante al punto da far intervenire gli agenti della polizia locale: forse si temeva una partecipazione così massiccia da mettere a rischio l’ordine pubblico. Invece, almeno per una serata piazza Cavour è stata preservata dal parcheggio selvaggio.

Tuttavia vista la risposta degli operatori del settore all’invito di un assessore comunale, appare chiaro che i diretti interessati non sono particolarmente interessati a quanto deve dire Barbierato, né alle proposte di Micheletti per “mitigare l’impatto negativo”. Comunque dell’autodromo si è parlato poco più di un quarto d’ora, poi si è passati a discutere dell’Ogd, organismo di gestione della destinazione Po e suo Delta.

Il sindaco ha riferito di due importanti novità, “belle notizie” le ha definite. La prima, “i consulenti legali incaricati di Darma per dare un parere su un possibile affitto di ramo d’azienda - ha spiegato - dovevano rispondere nel giro di due mesi, invece hanno già pronta la risposta. Così entro una decina di giorni, incontrerò di nuovo il prefetto con i rappresentanti di Darma che riferiranno sulla questione”.

La seconda bella notizia fa seguito ai contatti avuti “con i rappresentanti di Confindustria secondo i quali ci sarebbero imprenditori interessati alla struttura, in quanto il settore del motorsport, a differenza di altri comparti, appare in forte ripresa, anzi in crescita nel post Covid”. Chi siano e a che cosa siano veramente interessati questi imprenditori, Barbierato non ha voluto dire per non “alimentare false illusioni”.

Ha poi ricordato che nei giorni scorsi è stato inviato a Regione, Provincia e a tutti i comuni polesani l’ordine del giorno votato dal consiglio comunale la scorsa settimana: a ben due mesi dall’improvvisa e traumatica chiusura dell’impianto sportivo. Oltretutto su una mozione presentata dal Pd, gruppo di minoranza. Allora qualcuno ricordi all’imprenditrice di Bellombra che la maggioranza civica che governa a palazzo Tassoni non si sta stracciando le vesti per l’autodromo. Anzi sta assecondando il disegno, come pubblicamente dichiarato dall’ex sindaco Sandro Gino Spinello, di “dividere la città su questo delicatissimo argomento”. Il veto di Darma subito da Barbierato nel farsi accompagnare da Lamberto Cavallari come deciso dal consiglio comunale, l’assenza del sindaco alla riunione a Palazzo Celio di martedì scorso, la riunione in solitaria dell’altra sera: come direbbe Agatha Christie, tre indizi fanno una prova.

A questo punto, più che in ordine sparso, la città sta dando l’impressione di muoversi in disperato disordine.

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