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Rovigo

Lavoro pubblico, i dipendenti chiedono ascolto

Il presidio in Prefettura con i sindacati per la manifestazione a livello nazionale

ROVIGO - Un contratto da quattro anni scaduto ma non solo. La giornata di venerdì 25 marzo, su scala nazionale, è stata di presidio dalle organizzazioni sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, insieme ai lavoratori del comparto Funzioni Locali e Sanità Pubblica.

Le richieste è che siano garantite le risorse necessarie per la copertura degli oneri derivanti dal rinnovo dei Ccnl, scaduti lo scorso 31 dicembre 2018, per la parte relativa all’ordinamento, alla contrattazione decentrata e alle risorse per dare attuazione al Patto per l’innovazione e la coesione del 10 marzo 2021. Per i sindacati è necessaria, dai ministri coinvolti,, la garanzia del rispetto degli impegni assunti con il "Patto del 10 marzo 2021", in particolare mancano le risorse in diversi punti: per procedere alla revisione con adeguati finanziamenti di tutti i sistemi indennitari fermi da oltre dieci anni per la copertura degli oneri derivanti dal rinnovo dei contratti, scaduti il 31 dicembre 2018.

C’è una mancanza di sostegno atto a valorizzare la professionalità del personale delle pubbliche amministrazioni attraverso la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione, e a incrementare i fondi per la contrattazione integrativa, rimuovendo i vincoli normativi a oggi esistenti.

Anche a Rovigo, davanti alla Prefettura, c’è stato un presidio dove erano presenti tutte e tre le sigle sindacali. Davide Benazzo, della Fp Cgil ha sottolineato: “Il tema è lo stesso, ancora una volta il Governo ha questa schizofrenia in cui si dice sì bisogna investire nel pubblico e ammodernare l’intero sistema senza partire da chi lo fa ‘girare’, vale a dire i lavoratori. Ancora una volta si fanno promesse, poi alla resa dei conti quando si tratta di rinnovare i contratti quei soldi non vengono messi. La protesta nasce dal fatto che nella Finanziaria non ci sono le risorse necessarie, e quelle che avevamo concordato, per i rinnovi contrattuali. Non si riconosce il valore di questi lavoratori e questo veramente amareggia”.

Presente anche la Uil Fpl con Cristiano Pavarin: “Oggi i lavoratori pubblici chiedono solo di poter lavorare bene per la fruizione di servizi ai cittadini. Questi due anni di pandemia ci hanno insegnato, anche, quanto importante è il lavoro e i lavoratori del pubblico impiego. Non chiedono solo risorse ma anche le condizioni per poter svolgere al meglio le proprie funzioni”. Infine, Michele Roveron di Cisl Fp ha rimarcato: “Non è la prima volta che assistiamo ad un mancato rinnovo di un contratto riguardante le Pubbliche Amministrazioni. Ancora una volta non vengono riconosciute queste professionalità come fondamentali per il benessere e la salute dei cittadini”. Successivamente una delegazione di tutte e tre le sigle sindacali si sono sedute al tavolo di discussione con il Prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo.

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