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Rovigo

Agricoltura sempre più sana

Il progetto di Confagricoltura per ridurre l’impiego di fitofarmaci

ROVIGO - Confagricoltura Rovigo presenta il bilancio del progetto SmartPest 4.0. Tale progetto sperimenta un modello integrato per la riduzione dell’utilizzo dei fitofarmaci e la prevenzione di inquinamenti puntiformi sui terreni e nelle acque superficiali, in grado di consentire all’agricoltore di ottimizzare i trattamenti di prodotti fitosanitari su coltura cerealicole in ragione di una serie di variabilità meteo-climatiche e di ridurre la dispersione stessa dei prodotti residuali.

Alla conferenza stampa, tenutasi ieri mattina nella sede di Confagricoltura Rovigo, erano presenti il direttore Massimo Chiarelli e il presidente Lauro Ballani, oltre a Matteo Ruggeri di Horta Srl, le aziende agricole partecipanti al progetto, Ercole Zanellati, presidente Terre del Delta società cooperativa agricola, Lauro Ballani e Andrea Bimbatti presidente di Polaris.

Il progetto si è sviluppato su due punti di intervento. La prima è la gestione del frumento con un’analisi dei sistemi agricoli raccogliendo informazioni aziendali ed agronomiche per le zone di riferimento. Le aziende partner del progetto che hanno ospitato le unità produttive pilota sono state principalmente scelte per la loro vocazione a coltivazione ceralicola. È stata così creata una rete di sei stazioni agrometeorologiche, dotate di sensori per la temperature e l’umidità dell’aria, pluviometro e bagnatura fogliare.

La seconda fase, invece, consiste nella gestione delle acque di lavaggio delle botti da diserbo con l’acqua “sporca” filtrata attraverso attrezzatura apposite riducendo così l’impatto ambientale di tali scarichi. Un progetto che è durato due anni e che ha dato sensibili risultati in termini di sostenibilità e costi.

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