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Rovigo

Green pass, da oggi nuove regole

Termina lo stato d'emergenza ed ecco il pensiero dei cittadini

ROVIGO - Lo stato di emergenza concluso porta con sé anche il decadimento di ulteriori restrizioni. Da ieri, infatti, gli over 50 non dovranno più avere il cosiddetto Green pass rafforzato sul lavoro, ma sarà sufficiente fino al 30 aprile il Green pass base, quindi non ci sarà più la sospensione dal lavoro in assenza di Super Green pass. Resta però l'obbligo vaccinale fino al 15 giugno.

E poi nuove regole, meno restrittive, per bar e ristoranti all’aperto, musei, mezzi di trasporto, stadi, uffici pubblici e attività commerciali. Resta invece, ancora per un mese, l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso. Un allentamento delle restrizioni deciso nonostante la salita dei contagi, ormai da qualche settimana, ma l’alta percentuale di persone vaccinate ha visto predominare le ragioni dello stop dello stato di emergenza dopo due lunghi anni.

Tra la gente, nonostante queste nuove restrizioni più soft, predomina ancora la cautela e forse la “fatica” a liberarsi della mascherina all’aperto che per due anni è stato il nostro “accessorio” permanente.

Su questa linea si basa il pensiero di Simonetta: “Lo stato di emergenza è finito sì, ma continuerà comunque a mantenere molte delle precauzioni che ci hanno accompagnato in questo ultimo periodo. La libertà va misurata in relazione alle situazioni in cui ci troviamo. Se c’è assembramento io continuo a mantenere la mascherina anche all’aperto”.

Il 1 aprile non viene preso come un “tana libera tutti” da Italo: “Il virus, come dimostrano i numeri di queste settimane, continua a circolare e quindi bisogna mantenere alta l’attenzione. Ancora non è finita e continuerò sulla linea di utilizzare strumenti che possano tutelare me stesso e gli altri”.

Non del tutto serena si sente ancora Anastasia che afferma: “Non mi sento tanto tranquilla, continuerò a seguire le regole anzi cerco di utilizzare il più possibile la mascherina. Certo che non trovo giusto che io abbia fatto tre dosi di vaccino e, alla fine, ho gli stessi diritti di chi non ne ha fatta neanche una. Su questo non sono molto d’accordo”.

Tranquillo e sereno, invece, è Davide: “In questo periodo mi sento abbastanza sicuro. Un’alta percentuale di persone ha completato il proprio ciclo vaccinale e, unito a chi ha preso il Covid sviluppando così anticorpi, credo sia giusto allentare la morsa delle restrizioni”.

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