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EMERGENZA UCRAINA

Mediazione, cura e scuola: le proposte Pd per i bimbi ucraini

Paolo Siani e Paolo Lattanzio hanno depositato un piano in cinque mosse per il governo.

Mediazione, cura e scuola: le proposte Pd per i bimbi

Cinque proposte per la tutela dei piccoli ucraini in arrivo nel nostro Paese. Sono quelle depositate in Commissione infanzia e rivolte al governo dal vicepresidente e dal capogruppo Pd nella commissione stessa, Paolo Siani e Paolo Lattanzio.

“Fin dall’inizio dell’attacco russo - dicono - abbiamo iniziato a occuparci dei bambini e delle bambine ucraini. Come Pd abbiamo lavorato per consegnare al governo cinque proposte immediate per la tutela dei minori profughi”. Siani e Lattanzio hanno presentato ieri le proposte, assieme alla capogruppo Debora Serracchiani e a Beatrice Lorenzin, membro del direttivo Pd a Montecitorio.

“E’ necessario avere un’attenzione specifica al dramma nel dramma che stanno vivendo i bambini e le bambine ucraine in fuga dai bombardamenti. Non solo perché l’accoglienza ai profughi è una componente fondamentale della strategia di contrasto alla tensione ma anche perché è un dovere di sensibilità sul quale l’Italia storicamente è in prima linea e credo che il Pd interpreti in pieno questo sentimento”, le parole di Lattanzio, specificando che le proposte “sono un obiettivo ambizioso ma puntuale e concreto che arrivano dopo primo ciclo di audizioni in commissione infanzia e riguardano le tre fasi dell’esperienza migratoria forzata: lo sfollamento, il raggiungimento dei confini che è un momento critico se pensiamo alla tratta o a ogni forma di delinquenza che si può scatenare nella vulnerabilità, infine l’accoglienza e la cura una volta arrivati in Italia”.

"Aprire un focus sui bambini in guerra è una cosa estremamente importante - ha aggiunto Siani - perché per i bambini la guerra è un trauma enorme che dura tutta la vita. Porre oggi questo problema vuol dire occuparsi di questi bambini per i prossimi 10-15 anni".

“Nel corso delle audizioni della commissione infanzia - proseguono Lattanzio e Siani - abbiamo capito che bisogna agire in modo tempestivo su due fronti: il primo è l'identificazione dei bambini, ovvero mettere in campo a livello Ue un meccanismo stile Frontex per interrompere e frenare la tratta e garantire un ricongiungimento familiare quando sarà terminata la guerra. Secondo: i minori già in Italia o in arrivo hanno diritto all'accoglienza e attenzioni specifiche”.

“Il Pd chiede dunque che il governo si faccia carico urgentemente della questione, anche in Europa, e propone una task force europea che affronti l’emergenza infanzia; l’attivazione della registrazione biometrica ai confini; la realizzazione di spazi di mediazione culturale e linguistica e materiale in doppia lingua in tutti i luoghi di prima accoglienza, ospedali italiani inclusi; progetti di formazione di tutti i soggetti in prima linea; interventi per la continuità didattica ed educativa. Riservando particolare attenzione alla cura dei bambini con disabilità grave, ai malati oncologici e allo shock post traumatico da guerra”.

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