VOCE
Rovigo
06.05.2022 - 11:05
ROVIGO - Il Liceo Celio Roccati di Rovigo, nel suo tradizionale indirizzo Classico, non poteva mancare alla Notte Nazionale del Liceo Classico in programma per oggi, venerdì 6 maggio, dalle 18, in 328 licei classici su tutto il territorio nazionale.
Si tratta di uno degli eventi più innovativi nella scuola degli ultimi anni, che è già arrivato alla sua ottava edizione, nato da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco del Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT), sostenuta dal Ministero della Pubblica Istruzione. Nonostante la pandemia, i comprensibili timori dei contagi non ancora scongiurati e le restrizioni che inevitabilmente si dovranno mettere in atto, la stragrande maggioranza dei licei classici aderenti ha optato per la celebrazione in presenza dell’evento, e non più online.
Anche il Liceo Celio Roccati ha fortemente voluto aderire, aprendo alla cittadinanza la palestra nella sede dell'indirizzo Classico in via De Gasperi 17, dalle 18 alle 22.30. Sarà possibile partecipare liberamente, purché in possesso della mascherina Ffp2, come da disposizioni vigenti.
La serata si aprirà con la proiezione del video di apertura e il saluto del Dirigente Scolastico, prof.ssa Anna Maria Pastorelli e delle autorità presenti. La classe V A dell’Istituto darà inizio alle attività, presentando gli studenti che si alterneranno in rappresentazioni dal vivo e in video, lasciando poi il palcoscenico, nell’ordine, alla classe I A della prof.ssa S. Gramegna, che proporrà “Tg Ilio”, a cui faranno seguito i ragazzi della III A delle prof.sse L. Bolognini e G. Michelini con “Che mito queste donne!”. Si presenteranno poi gli alunni della classe I B della prof.ssa S. Mazzali con “Ubi tu Gaius, ego Gaia”, mentre “Aulularia in giallo: cosa bolle in pentola?”, allestita dalla classe III B del prof. G. Gregori e la II A della prof.ssa C. Bartolozzi con “Le forme dell’amore: tra l’insicurezza di amare e il desiderio di maturare” termineranno la prima parte della serata.
Alle 20.45, dopo un breve intervallo, a riportare l’attenzione sulla tematica della serata sarà il Coro del Celio-Roccati, diretto dalla prof.ssa Chiara Milani, che poi lascerà il palcoscenico alla classe IV A delle prof.sse A. Allodoli, S. Mazzali e L. Mutterle con “Per un nuovo miracolo ateniese!”, a seguire “#Passionefunghi” della classe II B con la prof.ssa A. Recca e la IV B della prof.ssa G. Romano con “Sei un classicista (Il giovin studente)”. Concluderà la serata una lettura tratta da “Dionisiaca” dell’autore greco Nonno di Panopoli, a cura di A. Tovo e F. Vignaga.
L’idea di partenza si è rivelata vincente: nata per dimostrare in maniera evidente che il curricolo del classico, nonostante tutti gli attacchi subìti negli anni, era ancora pieno di vitalità ed era popolato da studenti motivati, ricchi di grandi talenti e con abilità e competenze che oltrepassavano di gran lunga quelle richieste a scuola, la Notte Nazionale del Liceo Classico ha oggi fatto breccia nell’opinione pubblica, ha contribuito in maniera rilevante a focalizzare l’attenzione dei media e della gente comune su quello che è il fiore all’occhiello del sistema scolastico italiano. E ha probabilmente fatto sì che si determinasse quell’inversione di tendenza nelle iscrizioni al liceo classico che ormai da qualche anno hanno ripreso a salire a livello nazionale. Anche quest’anno è stato confermato il partenariato che RAI Cultura e RAI Scuola hanno voluto siglare con il Coordinamento Nazionale della Notte.
La Notte Nazionale del Liceo Classico è più che una festa. È, innanzi tutto, un modo alternativo e innovativo di fare scuola e di veicolare i contenuti, un puntare su una formazione di natura diversa che non va a sostituire quella tradizionale, ma le si affianca in maniera produttiva e proficua. Il bello della Notte Nazionale non è solo nella Notte stessa, ma nei lunghi e laboriosi preparativi che la precedono, che fanno sì che gli studenti identifichino i locali in cui quotidianamente vivono le ansie e le aspettative di un cammino di studio, faticoso ma gratificante, con un ambiente ludico, in cui cultura vuol dire gioia, piacere di condivisione, rispetto dei tempi e delle parti. Tutti assieme, in una Italia finalmente unita nell’ideale di difesa, promozione e salvaguardia delle nostre radici più autentiche, quelle della civiltà greco-romana.
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