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Rovigo

Un orto didattico a misura di bambino

L'inaugurazione del progetto alla scuola dell'infanzia Principe di Napoli

Un orto didattico a misura di bambino

ROVIGO - Un orto a scuola perché? L'Istituto Comprensivo Rovigo Due e Fondazione Banca del Monte di Rovigo hanno presentato nella mattinata di mercoledì 18 maggio, alla Scuola dell’Infanzia “Principe di Napoli”, il progetto “Un orto a misura di bambino e di bambina”, realizzato durante l’anno scolastico 2021-2022.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo nell’ambito del “Bando Aperto Scuola”, strumento messo a disposizione del mondo della scuola in tutto il territorio provinciale. Il Bando della Fondazione seleziona progetti originali e innovativi, che valorizzano le competenze degli istituti scolastici – e i loro docenti - di ogni ordine e grado, che promuovono ricerche e approfondimenti legati al territorio con l’obiettivo principale di incentivare l’offerta formativa, educativa, culturale della scuola oltre i “tradizionali” programmi scolastici.

Alla cerimonia sono intervenuti la Dirigente dell’I.C. 2 Maria Vigna e il Presidente della Fondazione Banca del Monte Giorgio Lazzarini. Invitati anche il  Sindaco e  l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Rovigo che, impossibilitati a partecipare, hanno fatto pervenire il loro saluto.

L’evento ha voluto essere soprattutto un momento di condivisione del lavoro con i piccoli alunni, veri protagonisti dell’iniziativa. Il Presidente del Consiglio di Istituto Enrico Milan e i Rappresentanti di sezione Elena Carriere - disco giallo, Elena Vallin - disco blu, Andrea Occari - disco rosso, Nicoletta Anostini - disco verde hanno manifestato la loro soddisfazione per il compimento di una attività che sembra semplice ma che in realtà racchiude molteplici valori educativi. Dopo l’intervento dei rappresentanti delle istituzioni, presenti tutti gli insegnanti e i collaboratori scolastici, è stata infatti la volta della referente del progetto Mariagrazia Ballarin e della referente di plesso Romina Arduin che hanno illustrato le finalità e le caratteristiche delle attività.

Perché coltivare un orto a scuola? Coltivare è il gesto più antico, forse il primo che ha consentito di parlare di civiltà. Coltivare un orto a scuola è coltivare prima di tutto se stessi. La pedagogia del fare, dell’imparare facendo, sperimentando, mette in atto un apprendimento esperienziale che le generazioni più giovani non sempre hanno modo di effettuare, valorizzando il fare di ciascuno.

L’orto ha un immenso potenziale educativo: accompagna alla scoperta sensoriale tattile, legata all’uso delle mani, dell’olfatto; rinforza lo sviluppo delle capacità motorie atte a stimolare l’intelligenza la creatività nel concreto. Con l’atto del coltivare diamo all’infanzia  la possibilità di scoprire una realtà magica, meravigliosa. Coltivare l’orto insegna il senso dell’attesa, il prendersi cura, la comprensione del ciclo naturale e la sua lentezza rispetto ai ritmi umani, contribuisce a rendersi consapevoli di essere parte della natura.  

L’inaugurazione del progetto si è concluso con i canti dei bambini, creando un’atmosfera di gioia che ha contagiato tutti. 

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