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Bollette choc, asili a rischio chiusura

L’allarme del coordinamento: “Le istituzioni non rispettano l’impegno nel dare i contributi”

Bollette choc, asili a rischio chiusura

L’allarme del coordinamento: “Le istituzioni non rispettano l’impegno nel dare i contributi”

Le scuole paritarie dell’infanzia rischiano di non riaprire i battenti a settembre: i costi extra causati dal Covid sia per le sanificazioni, sia per la sostituzione del personale a causa delle positività, che ormai vanno avanti da oltre due anni, si aggiungono ai recenti spaventosi rincari delle utenze base come gas e luce quasi quadruplicati.

Così il coordinamento delle quattro scuole attive nel territorio comunale (la scuola di Baricetta non aderisce al coordinamento, ndr) lancia un forte grido di allarme alle istituzioni pubbliche affinché non restino insensibili alla pesante situazione divenuta insostenibile per questi asili. Ma nello stesso tempo affinché l’opinione pubblica tutta prenda maggiormente coscienza di un servizio prezioso che rischia di bloccarsi con gravi ricadute per le famiglie sia in termini economici ormai insostenibili, sia per la crescita formativa dei propri figli.

Fanno parte del coordinamento l’istituto Santa Teresa del Bambin Gesù della parrocchia di San Vigilio, scuola Maria Immacolata della parrocchia della Cattedrale, scuola Madre Elisa Andreoli della parrocchia della Tomba, scuola Umberto Maddalena della parrocchia San Francesco d’Assisi di Bottrighe. Queste scuole hanno messo a punto un documento comune per far sentire alta la loro voce.

Ecco il testo. “Mai come prima d’ora la mancata corresponsione dei contributi pubblici alle scuole paritarie si sta facendo pesantemente sentire. Il nostro grido di allarme, accorato e al tempo stesso sofferto, denuncia un problema, non certo nuovo, ma che ogni anno aumenta per la portata negativa dei suoi effetti. Le nostre scuole - prosegue il documento - sono costrette a far fronte a tutti gli impegni economici relativi alla gestione ordinaria esclusivamente con le proprie risorse economiche, che altro non sono che gli introiti che arrivano dalle famiglie che pagano le rette scolastiche”.

E ancora: “Quest’anno, però, le difficoltà sono decisamente maggiori dal momento che da un lato le spese ordinarie di gestione per le utenze (luce e gas) sono quasi quadruplicate, dall’altro a queste si sono aggiunti tutti i costi per l’acquisto di prodotti per la sanificazione e igienizzazione per il Covid, nonché per la turnazione e sostituzione del personale, proprio conseguente alle continue positivizzazioni”.

I quattro asili fanno sapere che “ormai l’anno scolastico sta per terminare e tutte le spese correnti sono state sostenute dando fondo a risorse economiche destinate ad altro. Non possiamo, e soprattutto non vogliamo nasconderlo: i contributi pubblici alle scuole paritarie sono fondamentali per garantire il servizio scuola a condizioni economiche sostenibili per le famiglie. In assenza di tali somme, il servizio scuola potrebbe addirittura non essere garantito. Il principio della parità scolastica si basa proprio su questa dicotomia: da un lato l’affidamento ai privati di servizi che lo Stato non è in grado di elargire e dall’altro l’erogazione da parte dello Stato, attraverso modalità e strumenti molto complessi, di un proporzionato contributo economico".

"Però le cose non stanno funzionando con il vincolo della reciprocità posto che da un canto le scuole paritarie, in particolare le scuole dell’infanzia come le nostre, stanno erogando il servizio scuola e dall’altro lo Stato non distribuisce i propri contributi. Se a questo poi si aggiunge il fatto che non è dato conoscere non solo quando lo Stato provvederà al pagamento ma soprattutto in che misura questa avverrà: la situazione di allarme e incertezza è assolutamente pressante”.

In conclusione “la verità delle cose è che non possiamo più sostenere un ritmo di tal genere con spese correnti in continuo e costante aumento e un silenzio con totale apatia da parte pubblica. Confidiamo e richiediamo quindi un pronto intervento da parte delle istituzioni affinché ascoltino la nostra richiesta e si adoperino per una pronta erogazione”.

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