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ROVIGO

Quando tutta Italia soccorse il Polesine alluvionato

Ricordi commoventi, strazianti, mozzafiato: eravamo noi

Quando tutta Italia soccorse il Polesine alluvionato

Che in una tiepida sera di giovedì di maggio una quarantina di persone abbiano voglia di andare al cinema non è scontato. Ma "Po", il film di Andrea Segre e Gian Antonio Stella sull'alluvione del Polesine, ha ormai abituato i cinema a piccoli miracoli.

E ieri sera al cinema teatro Duomo di Rovigo il film ha riportato in sala il pubblico, tra chi aveva voglia di rivederlo e chi, invece, aspettava una nuova opportunità per scoprirlo. Per questa occasione, inoltre, la sala rodigina ha invitato a partecipare alcuni dei protagonisti dell'opera, che hanno salutato il pubblico prima del film. Maria Lippa, originaria di Papozze, che nel film racconta la sua esperienza di ragazzina catapultata lontano da casa, in un mondo profondamente diverso dalla loro quotidianità, di gente povera.

Nel film riesce a far sorridere, rievocando le difficoltà di fronte ad una bistecca, mai mangiata prima: "Noi non avevamo quasi niente. Della carne di comprava qualche pezzetto dal macellaio", ha raccontato nella chiacchierata prima del film, condotta da Francesco Casoni. "Al confronto con quel periodo, oggi la situazione è molto migliore anche per chi è colpito da una catastrofe simile". Insomma, dopo l'alluvione non solo il Polesine, ma l'intero paese ha saputo andare avanti e imparare ad affrontare meglio le emergenze.

Chi ha vissuto una delle esperienze più drammatiche è Lino Zanforlin di Ceregnano, che a sette anni si è trovato sballottato di ospedale in ospedale, fino a finire a Vicenza. Lì ha trascorso mesi, senza che i genitori sapessero dove fosse, se fosse vivo o morto. "Ancora oggi, pensandoci, mi viene da piangere", racconta. Ma anche per lui la vita è andata avanti: e oggi è cavaliere del lavoro - "da venticinque anni", sottolinea - e cavaliere della repubblica. La moglie Paola Munaro, invece, ha voluto invece leggere una sua poesia dedicata al Polesine, naturalmente in dialetto, per salutare il pubblico con parole evocative della sua provincia sospesa tra l'acqua e la terra.

La proiezione di ieri sera ha offerto un piccolo "antipasto" della tre giorni dedicata al territorio: "Sguardi sul Polesine", il festival ideato da circolo del cinema "Mazzacurati" di Adria e cinema teatro Duomo. Che per l'occasione si sposta in piazza e propone tre eventi interamente gratuiti. Il venerdì "Polesine digital memory" fa scoprire rari e preziosi filmati d'epoca ottenuti da film amatoriali. Sabato c'è "La terra dei figli", il film tratto dal fumetto di Gipi e ambientato nel Delta del Po. Domenica "Il grande passo", il film girato a Crespino con Giuseppe Battiston e Stefano Fresi, che sarà introdotto da un'intervista con il regista Antonio Padovan e con un'ospite a sorpresa. Tutte le serate iniziano alle 20.30. Il programma completo è sul sito www.cinemaduomo.it

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