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Rovigo

Maggio Rodigino, applausi per il gran finale con Molière

Sei compagnie amatoriali polesane in teatro Duomo

ROVIGO - Esperimento riuscito: il Maggio rodigino si conclude con un evento che ha saputo unire, sotto un’unica direzione artistica, ben sei compagnie amatoriali dal Polesine e non solo.

“Io sono Molière”, a 400 anni dalla sua nascita, spettacolo organizzato dalla sezione rodigina Fita, è stato apprezzato, domenica sera, dal numeroso pubblico presente in teatro Duomo.

Erano 21 i protagonisti in scena, per tre performance tratte da alcuni dei testi più noti di Molière: “Il malato immaginario”, “Le furberie di Scapino”, “Le intellettuali”. Il lavoro è stato portato in scena con la collaborazione artistica di Armando Carrara.

La serata è stata introdotta dal benvenuto di Roberta Benedetto, presidente di Fita Rovigo, cui si sono uniti Virgilio Santato, presidente della Fondazione per lo sviluppo del Polesine, complimentatosi per l’iniziativa e per il successo del maggio rodigino, e Roberto Tovo, assessore alla cultura del comune di Rovigo che ha sottolineato come queste occasioni siano opportunità.

I primi ad andare in scena sono stati gli attori della compagnia Fuori di Scena di Rovigo, quindi Proposta teatro collettivo di Arquà Polesine, infine una compagnia nata per l’occasione, perlopiù formata dagli attori di Teatro insieme di Sarzano.

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