VOCE
adria
07.06.2022 - 12:55
ADRIA - A volte viene da dimenticarselo troppo facilmente, visti i riscontri resi dal campo in questa prima metà di stagione, ma quanto sta dimostrando Denis Babuin nell'anno del debutto nella massima categoria del TCR Italy, dopo essersi cucito sul petto il tricolore tra le vetture DSG, va ben oltre ogni più rosea aspettativa in casa Bolza Corse.
Anche il terzo round, tenutosi lo scorso fine settimana al Misano World Circuit, ha confermato l'indubbio talento del pilota di Azzano Decimo ed il valore dell'Audi RS3 LMS TCR adriese.
In una griglia da oltre una trentina di pretendenti ai piani alti, con una nutrita pattuglia di stranieri che ha scelto un Italia considerata il banco di prova più selettivo per le turismo, il portacolori della compagine con base ad Adria apriva le danze con l'ottavo parziale nella prima sessione di libere, inserendosi poi nel treno di testa grazie al quinto della successiva tornata.
Il traffico in pista diventava il peggior nemico di Babuin in qualifica, rallentato sul finale da una doppia bandiera gialla che, nell'ultimo settore, gli rubava dalle mani una potenziale pole.
“Siamo al primo anno nella categoria maggiore – racconta Babuin – e stiamo correndo con un'auto del tutto nuova per noi. È naturale che paghiamo dazio rispetto alla concorrenza ma il lavoro che stiamo portando avanti, assieme ai ragazzi di Bolza Corse, è notevole e sta già dando importanti frutti. Nelle libere, qui a Misano, abbiamo preso un po' le misure ma, già sul finale della seconda sessione, eravamo molto vicini ai primi. In qualifica, purtroppo, non siamo riusciti a trovare un giro pulito e quando lo abbiamo avuto, proprio all'ultimo, sono state esposte due bandiere gialle nel terzo settore. Peccato perché avevamo il passo per la pole position.”
Scattato dalla sesta piazzola in griglia Babuin veniva penalizzato da una scelta di setup non ideale, riuscendo comunque ad arginare la situazione e concludendo buon ottavo in gara 1.
Ripresa la strada maestra, quella percorsa in precedenza, il friulano cambiava decisamente passo in gara 2 e tornava ad esprimersi ai livelli già visti nelle scorse apparizioni, giocandosi fino all'ultimo metro un secondo ed un terzo che, per pochi decimi, gli scivolavano tra le dita.
La quarta piazza finale è accolta con estrema soddisfazione anche in virtù di una classifica provvisoria di campionato che ora vede l'azzanese ottavo assoluto, in scia al treno di testa.
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