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ROVIGO

Kandinskij, Doisneau, Miani: mostre da record. Cariparo: "Pronti a replicare"

In arrivo Capa, Renoir e la Palla ovale per una nuova stagione di successi

ROVIGO - Dopo Kandinskij, Palazzo Roverella punta su Robert capa e Auguste Renoir. Con il non celato obiettivo di bissare gli altrettanti successi storici appena raggiunti: gli oltre 30mila visitatori della mostra di Robert Doisneau e gli oltre 88mila della grande retrospettiva di Kandinskij, che ha segnato il record di visitatori della più che decennale storia delle grandi
mostre rodigine.

Dati i successi, la squadra non cambia: Fondazione Cariparo, promotrice insieme a Comune di Rovigo e Accademia dei Concordi delle grandi mostre di Palazzo Roverella, continueranno ad affidarsi per la parte organizzativa delle due mostre future ancora una volta a Silvana Editoriale e ai medesimi curatori scientifici: Robert Capa, in programma dall'8 ottobre prossimo, sarà curata da Daniel Bauret, lo storico francese della fotografia che ha "firmato" il successo di Doisneau. Così come sarà Paolo Bolpagni, il curatore della mostra su Kandinskij, a firmare "Renoir e l'Italia", la mostra che connoterà il '23 del Roverella.

Confermata anche l'abbinata tra il Roverella e il Roncale, Palazzo di Fondazione Cariparo che l'ente conferma come sede per le mostre dedicate ad illustrare aspetti della straordinaria storia del Polesine. Archiviata la più che positiva performance di "Giovanni Miani. Il Leone Bianco del Nilo" (che ha accolto più di 13mila visitatori), l'autunno del Roncale sarà riservato alla vicenda sportiva e sociale dei rossoblù della palla ovale, in un progetto espositivo ideato da Sergio Campagnolo e curato da Antonio Liviero, Ivan Malfatto e Willy Roversi dal titolo "Rugby. Rovigo città in mischia". 

"Non sarà probabilmente facilissimo confermare i numeri, ed il successo di critica, ottenuti dalla più recente stagione espositiva rodigina - evidenzia il Presidente della Fondazione Cariparo, Gilberto Muraro - Tanto più che si tratta di record segnati in un
momento davvero complesso. Di positivo però c'è il posizionamento della due sedi espositive rodigine tra quelle "attenzionate" dal "Popolo delle Mostre" in un ambito molto più vasto del bacino territoriale veneto-emiliano. Con Kandinskij, ma anche con Doisneau e persino con Miani, abbiamo avuto un pubblico che ha scelto di raggiungere Rovigo da una decina di regioni italiane. E che da Rovigo è ripartito molto soddisfatto. E' un capitale di conoscibilità e di prestigio che sta a noi valorizzare e ulteriormente ampliare".

La Fondazione inoltre sostiene la valorizzazione di importanti aree archeologiche in Polesine e per l'occasione sono stati stanziati 850mila euro. Il progetto è ambizioso e vede coinvolti diversi soggetti istituzionali. Si tratta della valorizzazione, con ricadute scientifiche e turistico-promozionali, di alcune aree archeologiche di grande rilievo situate in provincia di Rovigo. Una di queste è il sito archeologico della Frattesina che, unitamente alle aree di Grignano Polesine (Campestrin) e di Villamarzana, si è dimostrato a livello internazionale di strategica importanza per la conoscenza della Protostoria nel Medio Polesine. In questi tre siti, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona Rovigo e Vicenza coordinerà le attività di scavo e di disseminazione scientifica nel corso del triennio 2022-2025, in collaborazione con l'Università di Roma La Sapienza, l'Università di Padova, il CPSSAE di Rovigo e l'Università di Gent.

Secondo sito archeologico ad essere interessato è quello di S. Basilio nel comune di Ariano Polesine, che racconta un importante capitolo della storia millenaria del luogo e della sua trasformazione da centro romano a comunità paleocristiana. "Un progetto ambizioso che ha un significato importante perché sottolinea quanto la Fondazione creda nella storia del nostro territorio", ha affermato il sindaco di Ariano nel Polesine Luisa Beltrame. Già oggetto di un progetto biennale di ricerca archeologica avviato nel 2018 condotto da Università di Padova e Venezia e di valorizzazione turistico culturale, ora sarà oggetto di ulteriori campagne di scavi, di potenziamento della divulgazione scientifica e di rafforzamento delle attività di promozione del Centro Turistico Culturale Basilio.

Gli interventi si svolgeranno nel triennio 2022-2024 e saranno realizzati dalle due Università, dalla Soprintendenza Archeologica, dalla Direzione Regionale Musei Veneto e dal Comune di Ariano nel Polesine. "Entrambi gli interventi hanno un forte valore scientifico e possono contribuire efficacemente alla valorizzazione del Polesine. Per questo abbiamo stanziato risorse importanti - dichiara il Presidente della Fondazione, Gilberto Muraro - Ma auspichiamo anche che essi possano ricevere il sostegno del Pnrr e, soprattutto, trovino in un prossimo futuro opportuno raccordo con altre progettualità di valorizzazione culturale e turistica del Polesine sostenute dalla Fondazione, quali il Mustt e il Marchio d'Area per il Polesine, affinché possa essere definita un'offerta forte e unitaria al potenziale turista". 

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