VOCE
ROVIGO
05.07.2022 - 19:35
ROVIGO - Giampietro Gregnanin confermato alla guida della Uiltec regionale. Martedì 5 luglio alla casa Matteotti di Fratta Polesine si è celebrato il congresso regionale della Uiltec, la categoria Uil che raggruppa il settore di chimica ed energia. E si è anche fatto riferimento alla possibilità che le aziende che realizzano profitti possano reinvestire sul territorio. Una proposta che vede Confindustria d’accordo, ma in presenza di determinati progetti.
Ai lavori che hanno preceduto la conferma di Gregnanin una vivace dibattito legato ai temi del lavoro e dell’economia a livello regionale e nazionale. Il congresso ha affrontato le grandi problematiche del mondo del lavoro e il tema delle diseguaglianze sociali che stanno crescendo anche nel Veneto. L’obiettivo è stato mettere al centro il sindacato delle persone e il grande valore del lavoro. “Non c’è futuro senza lavoro e questo deve essere di qualità. Il lavoro sarà sempre più orientato all’industria 4.0, alla digitalizzazione, alla sostenibilità ambientale, all’economia circolare e ai grandi temi della transizione energetica”.
E inoltre: “Dal 1990 ad oggi, il salario medio in Italia è diminuito del 2,9% (considerando solo il salario medio annuale, in Italia tra il 2019 e 2020 è diminuito del 5,9%). Per capire la differenza citiamo la Francia, dove il salario, nello stesso periodo, è aumentato del 31,1%. Per ciò che riguarda il cuneo fiscale italiano, la media Ocse è del 36,4%, a fronte di un 46,5% del nostro Paese, un peso insopportabile per i lavoratori”.
Gregnanin ha detto che “sulla transizione il nostro Paese è in ritardo ed il Veneto ha perso l’occasione di riconvertire la centrale Enel di Polesine Camerini, che era una delle più grandi del Paese, utilizzando il gas del rigassificatore di Adriatic Lng”.
E ancora: “Con Adriatic Lng andrebbe riaperto il confronto per affrontare il tema degli extra profitti che l’azienda sta avendo in questa fase, proprio grazie alla crisi energetica. E’ tempo di rivedere l’accordo dei 12 milioni una tantum che Adriatic diede al territorio agli inizi degli anni 2000. Dobbiamo uscire da un sistema di retribuzioni basse, di un cuneo fiscale che pesa sulle spalle dei lavoratori e che, insieme al costo della vita conseguente all’aumento dei costi energetici e all’aumento delle materie prime, rischia di affossare il mondo del lavoro. E’ necessario utilizzare al meglio le risorse del Pnrr per affrontare il nuovo che avanza. Il Veneto, nei settori rappresentati dalla Uiltec, sta dando importanti segnali di ripresa”.
Secondo il neoconfermato segretario Uiltec “una riflessione in più va aperta sulle multiutilities venete, che hanno una responsabilità enorme sul futuro dell’economia circolare e sostenibile. Sono aziende che possono giocare ruoli da protagoniste anche per ciò che riguarda i disastri ambientali che hanno causato la siccità. Ed anche i temi sociali: “In Italia, le conseguenze, con il 12% dei lavoratori poveri, l’inflazione che morde, il malessere fra i giovani possono essere traumatiche se non governate. Si pensi alla precarietà e ai dati sull’occupazione, che vedono in Italia 3 milioni di precari, 2.7 milioni di part-time involontari, 2.3 milioni di disoccupati ufficiali (4 milioni se includiamo gli inattivi). E resta purtroppo l’attualità di pensioni da fame, sempre bloccate e minacciate da tagli e nuove tasse. Con la crescita in calo e il rialzo dell’inflazione, tecnicamente l’Italia è già in una fase di stagflazione”.
Al congresso è intervenuto anche Paolo Armenio, vicepresidente di Confindustria Venezia Rovigo: “Un momento molto importante di confronto sui temi dello sviluppo. Col sindacato abbiamo iniziato una serie di ragionamenti sullo sviluppo del territorio”. Sul tema del fatto che le imprese che realizzano profitti debbano reinvestire sul territorio ha detto: “Siamo d’accordo, ma ci deve essere un progetto, senza di questo è impossibile chiedere alle aziende di mettere mano al portafoglio”.
Si è poi entrati nel vivo del Congresso presieduto dal segretario organizzativo Uiltec nazionale Andrea Bottaro con gli interventi delle delegate e dei delegati della Uiltec provenienti da tutto il territorio veneto e degli interventi della segretaria generale aggiunta Uiltec nazionale Daniela Piras. Ha concluso i lavori il segretario generale Uiltec nazionale Paolo Pirani.
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