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ROVIGO

Rossi: "Non lasciate solo il volontariato"

I vertici di Bandiera Gialla si appellano a cittadinanza e istituzioni: "Serve sostegno concreto"

Rossi: "Non lasciate solo il volontariato"

ROVIGO - Anche il mondo del volontariato subisce il pesante impatto dell’aumento dei prezzi di materie prime e dei prodotti alimentari. A confermarlo i referenti dell’associazione Bandiera Gialla Onlus, che nei giorni scorsi, tramite messaggio, hanno chiesto il supporto attivo della cittadinanza e di chiunque sia in grado di aiutare, per garantire le spese solidali alle famiglie rodigine in difficoltà.

"L’aumento dei costi porta a crescenti difficoltà - comunica Davide Sergio Rossi - per fare due esempi pratici: l’olio di semi di girasole, che a gennaio costava 1,29 euro, a giugno costa 2,99 euro Anche la farina ha subito rincari passando dal costo di 0,40 euro al chilo di gennaio, al mese di giugno in cui è salita 0,79 euro". Aumenti che, scrive Rossi, rendono sempre più difficile gestire finanziariamente sia la solidarietà per le famiglie continuative, che il procrastinare dell'emergenza Ucraina. "Motivo per cui si rende necessario che il volontariato non sia lasciato solo", specifica.

Il mondo del volontariato si dice preoccupato per il futuro perché l'emergenza non sembra finire mai mentre gli aiuti cominciano a venire meno. "Siamo in un’emergenza continua, il Covid 19 ci tiene in apprensione da più di due anni e ora è sopraggiunta anche la guerra in Ucraina. Un susseguirsi di emergenze senza possibilità di vedere la luce in fondo al tunnel - commenta Luigi Paulon, referente del magazzino Bandiera Gialla - Il volontariato è stato fin dal primo momento in prima linea, a supporto del sistema pubblico e assistendo famiglie, residenti ma anche ospiti. Per fare questo si sono organizzate raccolte fondi, sono stati costituiti gruppi di persone di buona volontà che, con prontezza e professionalità, hanno cercato di supportare tutte le famiglie in difficoltà. Ora sembra che ci abbiano fatto il callo ma l’emergenza continua".

Secondo Rossi la grande incognita sarà quando gli aiuti e i sostegni del nostro Governo si fermeranno. "Lo Stato ha previsto un sostegno di tre mesi ma questi stanno giungendo al termine. La domanda che ci stiamo ponendo è: e dopo? Se queste persone non trovano da lavorare, se non dovessero riuscire a tornare a casa, chi darà a loro aiuto? Chi gli darà mangiare? Chi potrà acquistare loro libri per la scuola o indumenti per affrontare l'inverno? Chi aiuterà i volontari che li ospitano a sostenere il continuo aumento dei costi? L’integrazione, l’aiuto, la solidarietà sono tutte belle parole ma, purtroppo, devono essere accompagnate anche dalla sostanza. Questa sostanza si chiama denaro. Chi lo mette a disposizione?"

Tutte domande che necessitano non solo di risposte ma di azioni concrete che Bandiera Gialla reclama con urgenza. "Il volontariato è sussidiario al sistema, per questo il sistema ci deve mettere in condizione di svolgere con passione, professionalità e competenza quanto è necessario in questo momento - continuano Rossi e Paulon - ma il sistema, per le regole che lo avvolgono non riesce a farlo e nessuno di noi si aspettava di dover affrontare un’emergenza, un susseguirsi di emergenze, così lunghe e difficili".

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