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ALLARME SICCITA'

"Contro il cuneo salino usiamo i dissalatori"

Visentin: "Il modello da seguire è Israele"

"Contro il cuneo salino usiamo i dissalatori"

“Cancellare le accise sul consumo della corrente”. Mauro Visentin, ex presidente del Consorzio di Bonifica Adige Po ed ex vicepresidente di Anbi Veneto, interviene sulla questione siccità per proporre questa misura semplice ma incisiva: “In un contesto di profonda difficoltà quale quelli che il comparto del primario si trova ad attraversare, potrebbe rappresentare una vera boccata d’ossigeno per tutti i consorzi che continuano a garantire acqua alle imprese agricole, con consumi di elettricità a prezzi non sempre vantaggiosi".

"La situazione - queste le sue parole - nella sua drammaticità è chiara, anzi chiarissima: non ci si potrà permettere ulteriori rincari in sede di bilancio previsionale 2023 nel prossimo mese di novembre. Come dire: questo è il momento delle decisioni che pesano, occorre fare in fretta e agire con decisione”

L’idea, ad onor del vero, viene da lontano. “Già durante il mio mandato - spiega Visentin -, dopo varie riunioni e con il supporto di Anbi regionale e nazionale, eravamo arrivati a presentare misure e modalità di risparmio di energia per i consorzi alle commissioni Agricoltura di Camera e Senato, rispettivamente presiedute dall’onorevole Filippo Gallinella e dal senatore Gianpaolo Vallardi”: si tratterebbe insomma solo di riprendere in mano e dare finalmente corso a una proposta che a suo tempo era arrivata all’attenzione dei massimi livelli istituzionali e che ora, in presenza di uno stato di emergenza idrico, potrebbe anche trovare terreno fertile e magari incassare una risposta positiva.

Visentin ricorda poi anche un altro strumento, “Italia Sicura”, istituito qualche tempo dal Governo Renzi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri anche per far fronte ad eventuali emergenze e crisi come quella attuale: “In quest’ambito il nostro consorzio di bonifica era riuscito ad entrare in graduatoria con alcuni interessanti progetti ma si sa come vanno certe cose, caduto il Governo anche ‘Italia Sicura’ venne accantonato…”. L’ex presidente è come un fiume in piena. “Risorse ulteriori potrebbero arrivare dalla nuova PAC 2023-2027 - prosegue - si parla di trattenere il 3% dei pagamenti diretti, allora indirizziamo quei soldi verso agricoltori e consorzi di bonifica in difficoltà”.

L’ex presidente parla infine di cuneo e risalita del sale dal mare verso monte, aprendo a Israele: “Si tratta di un’idea ambiziosa ma occorre capire che è in gioco il futuro di una larga porzione del nostro territorio e con il supporto degli ingegneri di Tel Aviv, che già son riusciti nel miracolo di far fiorire il deserto grazie ai dissalatori, sono certo che potremmo farcela. Il momento è grave, drammatico, e urgono soluzioni coraggiose come questa: la nostra agricoltura è in ginocchio, servono l’aiuto e il contributo di tutti, a partire dalla politica”.

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