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PORTO VIRO

Puppa, "Rotary, è stato un grande anno"

Il past president, Giampiero Puppa, racconta la sua “avventura” alla guida del Club Porto Viro Delta del Po

PORTO VIRO - In un torrido pomeriggio di luglio Giampiero Puppa non si tira indietro e mantiene la promessa - fatta nel suo ultimo giorno da presidente dei Rotary di Porto Viro e Delta del Po - di raccontare un anno decisamente entusiasmante e ricco di soddisfazioni.

Di recente ha terminato il suo periodo alla guida del Rotary Club. Adesso, vista da past president, come giudica questo anno rotariano?

“Indubbiamente è stato un anno contraddistinto da molto entusiasmo. Del resto si arrivava da due anni di Covid; anni in cui l’emergenza aveva fermato tutte le iniziative. C’era tabta voglia di fare. E si è sentita. Siamo partiti con la donazione di un pulmino dato alla ‘Delta Solidarietà di Cà Tiepolo’ e poi, con gli altri club della provincia, siamo stati coinvolti nel progetto della struttura polivalente a uso sportivo del campo della parrocchia di Crespino. Un progetto che ha visto un investimento di oltre 30 mila euro. Tra l’altro a settembre, proprio a Crespino, dovrebbe esserci il primo campionato Rotary di beach volley”.

Quando un presidente termina il proprio mandato lascia sempre al suo successore un’eredità e pure qualche progetto rimasto nel cassetto...

“Lascio al mio giovane successore, Stefano Paesante, un gruppo di amici ma soprattutto di collaboratori. Del resto se in questo momento posso parlare di una bella annata è perché avevo alle spalle una gran bella squadra. E non solo un direttivo, ma soci che hanno contribuito con idee e hanno partecipato anche come volontari alle iniziative. Un esempio. Il nostro club, su un totale di 92, è l’unico del distretto 20 delle tre Venezie che fa il ‘Ryla Junior’, il Rotary Youth Leadership Awards. E’ un seminario di indirizzo e formazione per i giovani dell’ultimo anno delle scuole superiori. Quest’anno ci saranno 20 ragazzi e verranno seguiti esclusivamente da noi e dai nostri soci”.

Quali progetti sono rimasti, invece, nel cassetto?

“Ce ne sono molti, perché negli ultimi anni abbiamo avuto la fortuna di farci conoscere e molte associazioni e cooperative ci hanno contattato. Un progetto che avevo iniziato è legato all’ambiente e coinvolge le spiagge della provincia. Ma non dico di più. Se vorrà, sarà compito del nuovo presidente portarlo avanti. Stefano Paesante, come ho detto, è giovane, ha 36 anni, e ha scelto un prefetto di 38. Con una base del direttivo così giovane il modo di vedere le cose sarà sicuramente diverso rispetto a quello precedente. Ed è un bene”.

Nel 2022 ci si avvicina ancora al mondo Rotary?

“Il Rotary sta crescendo. Per quanto ci riguarda, però, abbiamo la sfortuna di essere presenti in un territorio economicamente non ricco. Ancora oggi chi aderisce è soprattutto un professionista o un imprenditore, ma il Rotary non è più un club esclusivo come in passato, anche se rimane rivolto ai leader del territorio. Questo perché il suo obiettivo è chiamare i leader per formare i leader del futuro, i giovani”.

Da past president rimarrà impegnato nel Club?

“Certamente. Intanto a fine settembre ci sarà l’edizione 2022 del Ryla. In questa occasione i ragazzi dell’ultimo anno delle scuole di Adria saranno nostri ospiti, avranno modo di visitare le aziende di spicco del territorio e verranno messi a confronto con dei ‘cacciatori di cervelli’ che spiegheranno loro che cosa richiede il mercato del lavoro. Potranno anche conoscere l’incubatore di start-up presente a Rovigo. Tutto questo per dare loro input perché restino e crescano nel territorio mettendo a disposizione la loro freschezza e la loro voglia di fare. E poi... E poi ci sarò sempre. Naturalmente”.

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