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ROVIGO

Papà e figlia laurea per due, "Ci siamo sostenuti a vicenda"

Piergiorgio e Cristina Cappellozza dottori in Scienze filosofiche dell'educazione nello stesso giorno

Papà e figlia si laureano insieme

Cristina e Piergiorgio Cappellozza

ROVIGO - Hanno sul volto un sorriso radioso e complice, Piergiorgio Cappellozza e la figlia Cristina, mentre indossano la corona d’alloro simbolo di un traguardo che hanno raggiunto, con orgoglio, insieme.

Papà e figlia si sono laureati lo stesso giorno, dopo aver condiviso gioie e fatiche del medesimo corso di studi, scambiandosi consigli e appunti delle lezioni, sostenendo gli esami insieme, supportandosi a vicenda.

Una storia, la loro, che ha dello straordinario. Si sono iscritti alla facoltà di scienze filosofiche e dell’educazione all’università di Ferrara e hanno affrontato questo percorso facendosi da spalla l’un l’altra, fino all’emozionante momento in cui entrambi, lo scorso martedì, sono stati proclamati dottori.

“Ho sempre avuto il desiderio di frequentare un corso universitario e di laurearmi - racconta papà Piergiorgio - ci pensavo già da diverso tempo, finché tramite mia figlia Cristina sono venuto a conoscenza della facoltà di scienze filosofiche e dell’educazione. Oltre alla mia professione di operatore sociosanitario all’Iras di Rovigo, infatti, mi sono sempre dedicato ad attività di animazione di ragazzi, gestendo cooperative, gruppi parrocchiali e occupandomi anche di formazione degli animatori. Così ho pensato che iscrivermi all’università potesse essere l’occasione giusta per mettermi in gioco e definire con un titolo tutta la mia esperienza sul campo”.

Piergiorgio e Cristina Cappellozza hanno allora intrapreso insieme un’avventura che ha finito con il cementificare ulteriormente il prezioso legame padre-figlia. Un vero e proprio lavoro di squadra che ha permesso loro di contare su maggiori energie e forze, anche durante il periodo del lockdown.

“Dato che accanto all’impegno dello studio ho continuato a lavorare, Cristina mi passava gli appunti delle lezioni o mi dava delle dritte per prepararmi agli esami. Io a mia volta l’ho aiutata con un esame di informatica: c’è stato un reciproco scambio. E anche un po’ di sana e divertente competizione - aggiunge Cappellozza - quando tra una battuta e l’altra ci prendevamo in giro, indovinando chi avrebbe preso il voto più alto. Preparandoci insieme durante il lockdown abbiamo avuto modo di spartirci lo stress legato al periodo difficile, ed è anche capitato di sostenere qualche esame contemporaneamente, collegandoci a distanza con due computer diversi”. 

Prima degli esami giocavamo a indovinare chi avrebbe preso il voto più alto: una sana e divertente competizione padre-figlia.

Nell’ultimo anno papà e figlia hanno diversificato i loro indirizzi: Cristina si è orientata sul campo dell’educazione dell’infanzia, laureandosi con una tesi sperimentale sul tema delle espressioni facciali spontanee nei feti tra le 24 e le 28 settimane; Piergiorgio invece ha discusso la tesi in tecnologie per l’inclusione, dal titolo “The greatest showman: quando il musical canta l’inclusione”.

“Guardare con affetto e orgoglio mia figlia laurearsi, e laurearmi a mia volta, è stata una soddisfazione immensa, una duplice gioia. Durante la proclamazione - racconta Cappellozza - quando il presidente della commissione ha annunciato pubblicamente che eravamo padre e figlia, è partito un applauso spontaneo da tutti i presenti nell’aula magna, ed è stato un momento davvero indimenticabile ed emozionante”.

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