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BADIA POLESINE

Cadavere a pezzi, il sindaco Rossi: "Nessun familiare ne ha denunciato la scomparsa"

Il commento del primo cittadino di Badia Polesine sul brutale omicidio di Kurti Shefki

BADIA POLESINE - Una triste vicenda è quella che ha coinvolto la tranquilla cittadina di Badia Polesine. La vittima del barbaro omicidio che in questi giorni ha sconvolto il Polesine, infatti, era residente a Badia. Di origine albanese, Shefki Kurti, era in pensione e coniugato, dopo essere stato per molti anni muratore. Si trovava in Italia da diverso tempo, anche se non era del tutto inserito all’interno della comunità badiese: in pochi lo conoscevano.

Il sindaco, Giovanni Rossi, non si spiega un atto simile, soprattutto perché non si è mai abituati a sentire queste notizie che rimangono sconvolgenti per un paese tranquillo. Commenta così il fatto accaduto: “Più che un fatto che spaventa la comunità, poiché non ritengo sia una questione di spavento o di paura, credo che sia un avvenimento che lascia tutti quanti basiti. Pensiamo sempre che siano episodi che non possono avvenire dalle nostre parti, vicino a noi. Ciò che mi preme dire è che non si deve cadere nell’errore di collegare il tragico accadimento con l’etnia della persona coinvolta. Era semplicemente un essere umano, la cui fine è stata davvero drammatica”.

Qualche dubbio c’è, i carabinieri di Rovigo e del nucleo investigativo procederanno con le indagini, ma il sindaco aggiunge: “Ciò che rende questa storia incerta è il fatto che la scomparsa dell’uomo non sia stata denunciata celermente dai familiari o comunque dalle persone che lo conoscevano, che sapevano di lui, ma che non si sono domandate perché non si facesse più vedere né sentire. Attendiamo, dunque, futuri aggiornamenti per capire meglio quanto successo”. 

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