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BADIA POLESINE

Una piccola comunità sconvolta da quel corpo fatto a pezzi

I badiesi: "Sono fatti così atroci che non si vorrebbero mai sentire"

ROVIGO - Ciò che è accaduto a Kurti Shefki, badiese e vittima di un efferato e brutale omicidio che ha sconvolto il Polesine, è ancora incerto. Tutto era cominciato qualche giorno fa, il 28 luglio, quando lungo l’Adigetto, all’altezza di Villanova del Ghebbo, era stata rinvenuta una gamba. Dopodiché, nel giro di poche ore, è stato trovato il resto, fino all’ultimo ritrovamento, datato al 31 luglio, della gamba destra. Il corpo fatto a pezzi era stato chiuso all’interno di sacchi della spazzatura, dunque gettato, pensando di potersene disfare.

Ora, invece, l’indagine è aperta per dare un nome al colpevole che si è macchiato di un omicidio così violento. Gli inquirenti hanno anche lanciato un appello alla popolazione per invitare chiunque abbia notizie utili riguardo la vittima e che possano supportare l’attività e le indagini, mettendosi in contatto con i Carabinieri.

La comunità di Badia Polesine è sconvolta dall’accaduto, ma inizia anche a farsi qualche domanda: perché nessuno ha fatto subito denuncia di scomparsa? Chi c’è davvero dietro ad un omicidio che sembra essere stato compiuto con freddezza?

“È una tragedia inspiegabile – dice Martina – che sconvolge una piccola comunità come quella di Badia Polesine. Personalmente non lo conoscevo, ma in ogni caso era un concittadino. Sono fatti inspiegabili e drammatici”. La vittima, effettivamente, non era conosciuta da molti cittadini o dai frequentatori del centro storico.

Dice, infatti, Stefano: “Non conoscevo questa persona, non frequentava la nostra cittadina e non era coinvolto nelle attività locali. Sono comunque notizie che sconvolgono una piccola comunità come la nostra. Sembrano notizie che si possono sentire solo altrove, invece possono capitare anche qui”.

Dello stesso parere Caterina, che dice: “La comunità risente di queste notizie, per quanto magari non si conoscesse direttamente la persona. Sono fatti che non si vorrebbero mai sentire”.

L’avvocato Canzio Bonazzi conclude: “A quanto pare di sentire, sembra che in realtà sia stata più sconvolta la comunità che si trovava nelle vicinanze del luogo del rinvenimento più che Badia stessa perché è qualcosa che di certo non si sente tutti i giorni e neanche si vuole sentire. Al di là di questo, quanto accaduto è di certo un fatto grave, in particolare per la drammaticità e la brutalità con cui si è verificato questo omicidio”.

Fatti di cronaca, dunque, che interrogano la comunità di Badia e il Polesine intero, in attesa di sapere quando sarà conclusa la caccia al killer.

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