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LA TRAGEDIA A NEW YORK

Bravo artigiano, Luca lascia tre figli piccoli

Le sue ultime parole dette a mamma Rosaria: "Torno sabato, mangiamo insieme". La disperazione di papà Flavio: "Non si può morire a 39 anni"

Le sue ultime parole: “Torno sabato, mangiamo insieme”

ROVIGO - "Torno sabato, domenica mangiamo tutti insieme". Sono le ultime parole che Luca Nogaris ha detto alla mamma Rosaria, chiamandola da New York dove stava finendo il suo lavoro, dopo un mese di trasferta. E lì avrebbe trovato i suoi tre meravigliosi figli, tra i 7 e i 10 anni, ad attenderlo.

"Non si può morire a 39 anni" continua a ripetere sconsolato il padre di Luca, Flavio. "Ha tre bambini piccoli - racconta - sabato doveva tornare da New York qua a Rovigo e l’aveva già detto a sua mamma, di preparare tutto che domenica sarebbe andato a mangiare da lei". La telefonata alla mamma l’aveva fatta poche ore prima di incontrare la morte, le cui cause sono ancora avvolte nel mistero.

Anche la moglie di Luca, Stefania, lo aveva sentito la sera stessa, chiamava tutte le sere per parlare con i bambini. Secondo quanto raccontato dalla donna questo doveva essere l’ultimo viaggio negli Usa di Luca poiché stava via troppo tempo senza poter vendere i figli. Di solito, infatti, erano tre mesi, mentre questa volta solo quattro settimane.

"Ha chiamato stamattina (ieri mattina ndr) il consolato per darmi questa terribile notizia - riprende il racconto il padre, molto conosciuto a Rovigo per essere uno delle Posse Rossoblù, i tifosi della Rugby Rovigo - l’ultima volta ci eravamo visti un mese fa, prima che partisse. Lo avevo accompagnato a fare alcuni lavoretti in quei giorni, poi con Alessio e un altro collega della provincia di Verona, erano andati a New York per un appalto". Luca era un artigiano, imbianchino e stuccatore, e alternava lavoretti in privato a quelli in squadra per le ditte che avevano bisogno. E molto spesso andava in trasferta negli Stati Uniti.

"Da quanto ci ha riferito il ragazzo veronese che lavorava con loro - prosegue nel racconto il padre - Luca e Alessio erano rincasati dopo il lavoro mentre lui era rimasto in giro per prendere dei regali, visto che pochi giorni dopo sarebbero rientrati in Italia. Ma quando è tornato nel loro appartamento, ha trovato Alessio morto in camera da letto, e Luca agonizzante in bagno. Ha provato a rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare".

Un racconto tremendo, quello del padre di Luca. "Purtroppo non abbiamo saputo niente di ufficiale né dai carabinieri e nemmeno dal consolato - prosegue Flavio - questa sera (ieri sera ndr) dovrebbero chiamare la mia ex moglie per dirle qualcosa. Domattina dovrà andare alle onoranze funebri per comunicare al consolato le nostre intenzioni per la sepoltura di Luca".

Intanto i genitori attendono l’arrivo del ragazzo di Verona che è collega di lavoro dei due rodigini. "Tornerà domani (oggi ndr) con un volo su Milano - spiega papà Flavio - vogliamo parlargli per capire cosa sia successo".

Messaggi di cordoglio dagli amici e anche dalla palla ovale rodigina, visto che, come detto, papà Flavio fa parte delle Posse Rossoblù che hanno postato sui social un messaggio di cordoglio: "Ci stringiamo in un abbraccio sincero a Flavio Nogaris per la scomparsa dell’amatissimo figlio Luca, ed esprimono le più sentite condoglianze a tutta la famiglia. Ti siamo vicini Flavio".

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