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L'antica sagra di San Rocco chiude col botto

Dal 13 al 16 agosto l'evento per il patrono del paese: uno spettacolo pirotecnico conclude la tanto amata Fiera

ROSOLINA - La Sagra di San Rocco si prepara a chiudere con il botto. Da quattro giorni spettacoli, mostre e stand gastronomico hanno animato la fiera.

Il programma

Si è partiti sabato 13 agosto con la Filarmonica Vincenzo Bellini di Rosolina che, come sempre, ha sbalordito per la competenza e la preparazione di ogni brano proposto. Domenica 14 l'esibizione dei dj di Stereocittà Music Party. Nella notte di Ferragosto, era in programma la serata di ballo con Rossella Ferrari. Per la chiusura della sagra prevista per la serata di martedì 16 agosto, oltre allo spettacolo nato dalla collaborazione con Radio Bella e Monella e, a seguire, la tradizionale tombola - con montepremi di 4 mila euro e la lotteria con primo premio auto T-Roc life 1000 tsi e secondo premio una bici elettrica - non poteva mancare il grandioso spettacolo pirotecnico.

La sagra, organizzata in collaborazione tra il Comune, la Pro Loco e la Parrocchia ha offerto anche la possibilità, durante tutte le serate, di gustare le deliziose pietanze preparate dai volontari dello stand gastronomico gestito "Amici di San Rocco" il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Ad aggiungersi ai vari intrattenimenti, anche la tradizionale pesca di beneficenza al centro parrocchiale. Nell’auditorium Sant’Antonio, la mostra dell’artista Maura Mattiolo reduce da una importante esposizione a Parigi. 

La storia di San Rocco

Non sono molte le notizie relative a San Rocco, patrono di Rosolina. Ventenne francese, rimasto orfano, distribuì parte dei suoi beni ai poveri e ad uno zio paterno. Vestitosi da pellegrino, si avviò elemosinando verso Roma, per vedere il Papa. Attraversò i paesi dove la peste faceva strage e si fece consolatore degli ammalati. Fu conosciuto quale salvatore, ma poco dopo aver soddisfatta la sua pietà, lasciò la Città Eterna e andò a Piacenza, dove infieriva allora il morbo fatale. Dio lo benedisse e gli bastava un segno di croce per rendere la sanità agli altri. Ma anch'egli fu attaccato dalla peste: si ritirò fuori dalla città, dove, consumato da febbre, soffrì dolori indicibili. La Divina Provvidenza però, quotidianamente gli inviava un pane per mezzo di un cane. Guarito per grazia di Dio, Rocco si ritirò in Francia. Qui, creduto una spia, fu messo in prigione. Alla sua morte - avvenuta il 16 agosto 1378 - i fanciulli gridavano: “È morto il Santo!”, e le campane suonarono a festa da sole.

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