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ROVIGO

West Nile, aumentano i casi e la preoccupazione sale

La voce dei rodigini: "Fondamentale la prevenzione"

ROVIGO - Continuano ad aumentare i casi di West Nile in Polesine, un virus trasmesso dalle zanzare che può causare anche gravi complicazioni. Le raccomandazioni sono di proteggersi con repellenti e disinfestazione, ma la preoccupazione di poterlo contrarre, nonostante le attenzioni, rimane.

"Sono farmacista e possono affermare che per il momento non ci sono state richieste particolari, da parte dei cittadini, riguardo a questo virus - conferma Elisa - Certo, visto la zona in cui ci troviamo le persone sono molto attente e scrupolose nell’utilizzare prodotti che li proteggano dalle punture di zanzara. Una scelta che sicuramente si rivela utile contro questo virus". Fondamentale la prevenzione. "Da anni si convive con questo problema - continua - qualcosa in più poteva esser fatto a livello locale, soprattutto utilizzando sostanze che permettano di eliminare le larve, e di conseguenza la nascita di altre zanzare”.

Prevenzione quindi la parola chiave, da ricordare in futuro per evitare di dover di nuovo convivere con un nemico invisibile e spietato. "Siamo preoccupati perché la malattia si sta diffondendo. Come in tutte le situazioni di emergenza è necessaria la prevenzione - spiega Pino - i nostri esperti potevano accelerare gli aspetti preventivi per contenere questa diffusione. D’altronde sappiamo tutti che in medicina alcune malattie si combattono efficacemente partendo proprio da essa".

Gli aspetti protettivi, per evitare di essere infettati, ora sono in mano ai comportamenti dei singoli cittadini. "I comportamenti del singolo e la prevenzione sono fondamentali - spiega Marino - ogni cittadino è tenuto per primo ad essere responsabile di se stesso. Prendersi cura di sé significa stare attenti quando si sta all’aperto, usando appositi repellenti, magari naturali, sicuramente migliori di altri". Un virus che può causare danni molto gravi, tra cui importanti infezioni del sistema nervoso centrale.

"Un po' di preoccupazione c’è. Proveniamo già da due anni difficili di convivenza con un altro virus e ora arriva la West Nile ad appesantire il momento - afferma Franco - non è certamente piacevole. Oltretutto, si sentono molte notizie non buone, legate a casi di persone contagiate, e l’apprensione è normale. Speriamo che siano fatte adeguate azioni perché la cittadinanza sia tranquilla e arrivi al mese di settembre, caldo per altri motivi, con più serenità".

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