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Delta nella bufera, raffiche di vento e tetti scoperchiati

Al telefono, il sindaco di Loreo Moreno Gasparini per la "conta dei danni" provocati dalla tromba d'aria

Risveglio da incubo, per varie famiglie del Delta, dopo la bufera che ha imperversato per buona parte della notte tra giovedì 18 e venerdì 19 agosto. Sono numerose le case scoperchiate, in tutto o in parte, dalla violenza del vento. Soprattutto tra Ariano nel Polesine e Loreo, le zone maggiormente colpite dal fenomeno, secondo le prime notizie.

Al telefono, il sindaco Moreno Gasparini: "La situazione è sotto gli occhi di tutti, diverse case devastate e scoperchiate. Ieri pomeriggio si sono mobilitate due squadre dei vigili del fuoco per ristabilire le linee della luce e dell'elettricità, poi abbiamo dovuto sospendere gli interventi perché il maltempo nella notte è tornato. Al momento, stiamo intervenendo nelle case che hanno subito i danni maggiori. Purtroppo però, ci sono famiglie a cui è saltata la corrente e siamo in attesa che gli operatori di Enel - ora impegnati a Porto Viro - arrivino per riallacciare la corrente anche qui limitando i disagi. Come sappiamo, l'allarme è esteso a tutto il territorio". 

I vigili del fuoco sono stati al lavoro tutta la notte e lo saranno anche tutto quest'oggi, alla luce dei danni, importanti. Oltre alle case scoperchiate, infatti, sono caduti alberi in varie zone del Bassopolesine.

Ad Adria, poi, ci si è accorti di come la forza del vento abbia distrutto la recinzione esterna dell'autodromo. Una struttura che si trova da tempo chiusa, a causa di un contenzioso giudiziario, ma che tutti sperano di poter vedere quanto prima tornare in attività, anche alla luce dell'indotto che genera, oltre che essere una eccellenza di livello internazionale. 

Ora, però, la distruzione dei muri esterni la rende accessibile a tutti, con i rischi che ne derivano, in termini di possibile sciacallaggio e vandalismo.

La segnalazione arriva dagli appassionati di motori, in un post sulla pagina Facebook dal significativo nome "Salviamo l'autodromo di Adria".

"Ieri una tromba d'aria ha creato danni ingentissimi alla struttura - si legge nel post - già martoriata da un oblio e un abbandono innaturali e immotivati, in grande parte... I muri di cinta sono stati sgretolati, rendendo così aperto al mondo un tempio dei motori a cui qualcuno aveva già intonato il De Profundis".

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