VOCE
ROVIGO
22.08.2022 - 17:56
ROVIGO - L’albero centenario di via Montenero, nel quartiere della Tassina, non esiste più. Al suo posto un tronco, di un terzo delle sue dimensioni, e completamente spoglio di foglie, a causa, sembrerebbe, di una potatura estrema. Un’azione che potrebbe portare alla morte della maestosa pianta, e che ha suscitato la rabbia e lo sdegno sia dei residenti del quartiere, che della cittadinanza in generale. Ma gli stessi residenti avevano chiesto un intervento di potatura.
A spiegare il tipo d’intervento l’assessore Favaretto: “Si tratta di un pioppo pericolante da tempo e in passato messo in sicurezza con funi di acciaio, l’intervento è stato effettuato a seguito di alcune segnalazioni di residenti e consiglieri comunali che temevano potesse diventare pericoloso. L’albero è stato quindi messo in sicurezza da Asm, attraverso la potatura e siamo in attesa della relazione che spieghi quali interventi siano stati fatti, le tecniche di potatura e lo stato di conservazione del pioppo”.
Il taglio dell’albero centenario della Tassina però divide le opinioni dei residenti della zona. Perché se c’è chi - come Andrea - pensa che fosse “arrivato alla fine della sua vita” e che “in fondo è giusto così, per evitare che possa succedere qualche incidente”, c’è anche chi - come Michele - si indigna: “E’ stato uno scempio. Non ho parole”.
Sì, perché alle questioni puramente botaniche o scientifiche si affiancano quelle del cuore. “Ho tantissimi ricordi legati a quella pianta, già da bambini andavamo a giocare lì. Era un albero meraviglioso: non si doveva fare una cosa del genere, o comunque non così”, tuona proprio Michele. E aggiunge: “Certo, c’erano state segnalazioni relative alla pericolosità dell’albero, ma erano state anche prese le dovute contromisure, con un cavo di acciaio che ne ancorava tronco e rami. Non capisco proprio la necessità di distruggerlo in quel modo, quando certe potature andrebbero fatte in autunno. Spero che le istituzioni ci diano delle risposte”.
E se per Angelo “forse bisognava intervenire prima” ma “alla fine è meglio prevenire possibili danni, che avrebbe creato a case e condomini circostanti in caso di crollo”, Leonardo amaramente considera: “Visto come l’hanno tagliato, non germoglierà mai più”. Quell’albero, secolare, insomma, davvero ora non esiste più.
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