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ROVIGO

"Resteremo senza voce, ritenuti solo una terra al confine"

Polesani preoccupati della minore rappresentanza in Parlamento: "Giusto eliminare gli sprechi, ma i partiti premiano sempre chi vogliono"

ROVIGO - Se da un lato permette di tagliare sulla spesa, dall’altro lato il taglio dei parlamentari non convince i polesani: dopo la divulgazione delle liste elettorali, la situazione è chiara. I polesani non saranno rappresentati e i piccoli territori come la pianura tra Adige e Po rischiano di rimanere terre di confine, non considerate dalla politica a Roma. I cittadini hanno dubbi sulla validità di questa misura che, sebbene abbia come scopo quello di una riduzione economica dei costi, non è accettabile per una politica democratica e capillare, interna ai territori.

Dice, infatti, Sergio: "In linea di massima io sarei d’accordo sul taglio dei parlamentari perché va a diminuire le spese, ma in realtà il problema vero è che quando si fanno le liste elettorali non si sceglie con coerenza sulla base dei territori che sono molti in tutta Italia. Almeno bisognerebbe avere una rappresentanza regionale forte, invece mettono sempre quelli che vogliono loro, a piacimento, e noi non possiamo far altro che vedere in un secondo momento chi ci sarà".

Erasmo non ha dubbi: il taglio dei parlamentari è una misura che non va bene per uno stato democratico. Commenta: "Io sono assolutamente contrario al taglio dei parlamentari. Per la politica occorre spendere, ma sarebbe davvero importante poter scegliere questi parlamentari che poi andranno a Roma perché soprattutto noi, con il nostro territorio, avremmo bisogno di qualcuno che ci rappresenti, che parli del Polesine. Se, invece, si fanno questi tagli, è chiaro che ne va della nostra rappresentanza e non è un bene".

"Da un lato – aggiunge Giancarlo – mi sento d’accordo sulla proposta di fare un taglio sui parlamentari perché è l’unico modo che abbiamo di ridurre la spesa. Dall’altro lato, però, un territorio piccolo come il nostro, che avrebbe bisogno di avere una voce, non ce l’ha e perdiamo dunque rappresentanti importanti".

Amedeo conclude: "Sono piuttosto scettico, ma lo sono da tempo, al di là del taglio di cui si discute perché sono ormai anni che, per quanto lo si dica, il Polesine non viene rappresentato. Dipende anche da chi scegliamo noi stessi di far salire al governo: questo territorio ha sempre avuto un problema di rappresentanza che ancora oggi purtroppo paghiamo".

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