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Caro energia, la piscina costretta a chiudere

"Il bilancio non consente di poter andare oltre il contributo ordinario". Parola al sindaco Luigi Petrella

CASTELMASSA - L’energia costa troppo: la piscina chiude. E’ dei giorni scorsi la notizia che Castelmassa resterà senza piscina a causa del caro bollette, divenute insostenibili. A darne l’annuncio e a spiegare le ragioni di questa decisione, è stato lo stesso sindaco Luigi Petrella.  

Un post pieno di tristezza e rassegnazione, quello col quale il Comune di Castelmassa ha annunciato che, a causa del caro bollette, il paese resterà senza piscina. Il gestore, da solo, non può reggere l'impatto dei rincari, stimati, questo autunno, nell'ordine del 400%. E il Comune non ha risorse proprie con le quali intervenire per compartecipare alle spese.

L'annuncio è arrivato nel pomeriggio di martedì 30 agosto, sulla pagina Facebook del Comune.

"Il peso del caro energetico sta diventando veramente gravoso – spiega in diretta nella nostra intervista il primo cittadino - siamo riusciti con un grosso sforzo dell'amministrazione a far fronte alla stagione 2021/22 ma la previsione degli ulteriori carichi e di una stima fatta sul bilancio energetico della piscina ci ha fatto capire che, chiaramente, non ci sono  i numeri per poter proseguire. Non si può pensare di fare nuoto libero a 15 euro ad ingresso e non si può pensare di avere una piscina comunale con un abbonamento che va fuori da ogni regola. Quindi, si è dovuta fare la triste scelta di chiudere l'impianto perché non si riescono più a sostenere questi costi extra".

"Già da prima, c'era un intervento dell'amministrazione – spiega ancora Petrella - ogni anno l’amministrazione dava un contributo alla società, perché altrimenti non sarebbe riuscita a stare in piedi. Questo, però, era un qualcosa di accettabile e di comprensibile e che da sempre l'amministrazione faceva, pure dovendosi far carico dell’intero contributo anche se Castelmassa conta poco meno di 4000 abitanti mentre il bacino di utenza, proveniente anche dai comuni limitrofi, era di oltre 10mila perone. Lo si faceva volentieri perché si trattava di un servizio molto sentito. Dopo la chiusura, on difficoltà eravamo riusciti a trovare un gestore che si è dimostrato molto valido e molto attento alle necessità del territorio, riuscendo ad avere degli ottimi risultati e i frequentatori erano anche molto contenti".

Poi il sindaco si rivolge al gestore in carica per i doverosi e sentiti ringraziamenti. "Colgo l’occasione per ringraziare la società Aurora Nuoto che si è resa disponibile per ripartire non appena le condizioni lo permetteranno. I costi stimati per la gestione energetica sono di circa 100 mila euro, ai quali vanno sommati i costi del personale, i costi della chimica, dell'acqua e delle manutenzioni. Questo non è sostenibile per nessuno e l’amministrazione non è in grado di accollarsi cifre di questo tipo, quindi la scelta è stata quella di chiudere l'impianto che verrà comunque manutentata perché si tratta di una struttura praticamente nuova. Se le condizioni cambieranno e i costi dell’energia torneranno accettabili, noi siamo pronti a riaprire per poter continuare a dare questo servizio ai nostri concittadini, ai bambini e alla società di nuoto paralimpico che si allenava nella nostra vasca".

E guardando al futuro afferma: "Se ci fossero i fondi si potrebbe pensare alla realizzazione di un impianto fotovoltaico e con pompa di calore che potrebbe riscaldare l’acqua abbattendo il 50% delle spese". 

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