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ELEZIONI 2022

Zan ad Adria: "Attenzione alla deriva della destra"

Alessandro Zan è approdato in Polesine, a fianco di Nadia Romeo e Alberto Lucchin (Pd)

ADRIA - “Queste sono le elezioni più importanti dal dopoguerra a oggi, perché, se vincerà la destra, le lancette dell’orologio torneranno indietro di 50 anni in termini di diritti. È quello che sta accadendo in Ungheria: le destre europee sono in contatto tra loro, il loro modello è quello di società senza diritti e tutele, affinché il cittadino sia più facilmente controllabile, più impegnato nella battaglia per la sopravvivenza, senza dargli il tempo e la possibilità di fare comunità. Non credete a chi vi dice che poniamo troppo l’accento sui diritti civili, perché, se non lo sapete, l’Italia è molto, molto indietro su questo percorso: la Slovenia, per esempio, è decisamente più progredita di noi”.

È questo l’appello, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre prossimo, che Alessandro Zan, capolista del Pd nel collegio Padova e Rovigo, noto per essere stato il relatore del disegno di legge contro l’omotransfobia, ha lanciato nella serata di martedì 7 settembre, in sala Cordella ad Adria.

Il suo intervento, però, è andato oltre la questione diritti civili alla quale è legato il suo nome, affrontando anche il recente passato, ossia la caduta del Governo Draghi. “Stavamo portando a casa risultati importanti – ha proseguito – Eravamo riusciti a ottenere il taglio del cuneo fiscale, per dare ai lavoratori una mensilità in più, quando alcune forze politiche, irresponsabili, hanno provocato la caduta del Governo e, ora, fanno campagna elettorale come se questa situazione non fosse colpa loro”.

Zan era accompagnato dai due candidati polesani alla Camera nel suo stesso collegio, Nadia Romeo, rodigina, che lo segue nel proporzionale, e Alberto Lucchin, rodigino, all’uninominale.

Romeo ha ribadito l’importanza del taglio del cuneo fiscale, per aiutare contemporaneamente imprese e lavoratori, sottolineando poi come sia fondamentale che il Polesine possa essere rappresentato e tutelato in Parlamento, come, purtroppo, negli ultimi anni non è accaduto. “La nostra provincia da troppi anni non è stata rappresentata adeguatamente in Parlamento e il vuoto si è sentito – Ha spiegato Romeo – Penso ai Comuni dell’Altopolesine colpiti dal terremoto del 2012 che, per la prima volta dopo anni, non si sono visti concedere la sospensione dei mutui pregressi: stiamo parlando di circa 10 milioni; e sto pensando all’importanza della Zls per il Polesine. È fondamentale che il territorio sia rappresentato in Parlamento e lo sia in modo competente e adeguato”.

Lucchin ha parlato soprattutto delle tematiche legate al mondo del lavoro, con particolare attenzione sulla cosiddetta “generazione perduta”, quelli tra i 30 e i 40 anni: “Coloro che sono troppo vecchi per essere giovani e troppo giovani per essere vecchi non possono essere considerati “persi”, dobbiamo restituire loro una dignità. È ora di smettere di dire che i giovani sono il futuro, ma negare poi loro il futuro vero, in termini di stabilità e opportunità. È ora di superare il Jobs Act, bisogna dire basta al precariato e a quegli strumenti del mondo del lavoro che non danno alcuna tutela. Io sono stato precario, sono stato Partita Iva, ho avuto angosce e timori: non voglio che altri siano costretti a vivere ciò che ho conosciuto nella mia vita”.

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