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Un unico grido: "Autonomia"

A Pontida, la delegazione veneta guidata da Zaia avvisa gli alleati di centrodestra. Corazzari: "Impegno a difesa del nostro territorio"

Un unico grido: "Autonomia"

ROVIGO - Il prato di Pontida torna a riempirsi, come ai “vecchi” tempi. A sette giorni esatti dal voto, la Lega mostra i muscoli. E anche il Polesine fa la sua parte, con due pullman (più diverse auto private) di militanti giunti sul “sacro prato” per l’annuale convention leghista.

Il pezzo forte di giornata è il discorso di Matteo Salvini (“Sei punti per prendere per mano questo Paese: stop bollette, autonomia, flat tax, Quota 41, decreti sicurezza e giustizia giusta. Io premier? Se Mattarella lo vorrà sarà un onore”, la sintesi dell’intervento del segretario).

Ma i cuori della delegazione veneta, sul prato verde una macchia rossa come le magliette con su stampato il leone di San Marco color oro, si scaldano per Zaia. Che tuona - manco a dirlo - sull’autonomia. Un punto programmatico che viene “prima di ogni altra cosa per noi del Veneto”, e un argomento su cui - segnala, con piglio da capo politico più che da governatore - la Lega è pure pronta “alla messa in discussione di un governo, di qualunque colore sia”. Giorgia Meloni avvisata.

“L’autonomia è una assunzione di responsabilità - specifica poi il ragionamento il presidente del Veneto - non possiamo accettare che si dica se passa l’autonomia ci sarà un impoverimento, che invece è colpa di chi ha mal governato. Si è perso il senso della vergogna, chi si è opposto all’autonomia ora gira i borghi e le contrade per parlare di autonomia. Da cinquant’anni aspettiamo di essere paroni a casa nostra”.

Mentre parla, lungo tutto il palco viene srotolato uno striscione di trenta metri con il leone di San Marco e la parola d’ordine (“Autonomia”) su sfondo blu. A reggerlo, tra gli altri (compresi l’assessore regionale Manuela Lanzarin, l’ex ministro Erika Stefani, Roberto Marcato e molti altri volti noti della Lega veneta) anche Cristiano Corazzari e le consiglieri regionali Laura Cestari e Simona Bisaglia.

“Quest’anno, a Pontida, una grande presenza veneta. Da parte nostra un grande impegno a difesa del territorio e una spinta fortissima verso l’autonomia”, commenta lo stesso Corazzari.

Laura Cestari aggiunge: “Pontida è una tradizione, indipendentemente dal periodo elettorale. Come polesani abbiamo ribadito la nostra volontà di arrivare all’autonomia, per rispetto del mandato dei nostri elettori”. E Simona Bisaglia spiega: “Sia Salvini che Zaia hanno evidenziato l’importanza dell’autonomia intesa come maggiore efficienza e più responsabilità. E’ stato emozionante portare sul palco la grande bandiera del nostro Veneto”.

Presente al raduno anche la deputata polesana uscente Antonietta Giacometti, ricandidata al proporzionale nel collegio Venezia-Treviso-Belluno: “E’ sempre un’emozione essere qui, e quest’anno è pure doppia perché sono in corsa per la riconferma alla Camera - sottolinea - mi ha fatto piacere vedere quanta gente ha partecipato, segno che la Lega è sempre una grande famiglia”.

Infine, il commissario veneto del partito, e candidato all’uninominale nel collegio di Rovigo, Alberto Stefani: “La Lega si candida per governare l’Italia. Di fronte a questa folla entusiasta, non possiamo che dire grazie. Grazie alla Lega, grazie al nostro governatore Luca Zaia, che ha ribadito nel suo intervento quanto l’autonomia sia necessaria per far ripartire il paese. Grazie a Matteo Salvini che ha saputo radunare, ancora una volta, una comunità che si identifica nei valori della libertà, della famiglia, del lavoro, della democrazia”.

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