Armati tra le case e in strada, piovono multe

Nella prima domenica di apertura di caccia i militari delle stazioni Carabinieri forestali di Adria, Porto Tolle, Rovigo e Trecenta,  in collaborazione con il  gruppo Carabinieri forestale di Rovigo, durante un servizio programmato di contrasto al bracconaggio venatorio su tutto il territorio della provincia di Rovigo hanno accertato violazioni penali e amministrative, in particolare nei comuni di  Gavello, Porto Tolle,  Adria e Lendinara.

Un servizio che va ad aggiungersi a quello predisposto dalla polizia provinciale, che pure aveva individuato varie violazioni a carico dei cacciatori.

Tra le case e in strada armati, proteste e multe ai cacciatori

Il bilancio della prima tornata di controlli

"Un soggetto italiano - prosegue la nota stampa dei Carabinieri forestali - residente a Cona (Venezia) è risultato proprietario di un'arma a canna lunga ad uso caccia  lasciata incustodita sul ciglio della strada. L’arma è stata rinvenuta da una pattuglia dei militari  forestali che mediante la centrale operativa del 112  sono risaliti al proprietario della stessa. Allo stesso veniva contestato il reato dell'omessa custodia dell'arma con ogni diligenza nell'interesse della pubblica sicurezza  art. 20 della legge n. 110/75 procedendo al sequestro dell'arma".

"Altro cacciatore è stato sanzionato per caccia vagante in terreni in attualità di coltivazione (soia), di cui alla violazione amministrativa dell'art 15 c. 7 e art. 31 lett. E) l. 157/92. Diversi soggetti sono invece stati sanzionati per aver svolto attività di  caccia a meno di 50 metri da strade carrozzabili, per omessa annotazione dei capi abbattuti sul tesserino regionale e per il mancato recupero dei bossoli".

"Infine, un cacciatore è stato sanzionato in quanto stava esercitando la caccia utilizzando un cane che al controllo risultava sprovvisto di microchip identificativo e per aver cacciato a meno di 100 metri da immobili. I controlli continueranno per l’intera stagione venatoria".