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borsea
27.09.2022 - 10:00
ROVIGO - Il viaggio nelle frazioni di Rovigo oggi prosegue a Borsea. Sicurezza e tutela dei cittadini le priorità secondo i residenti della frazione di Borsea, costretta a sopravvivere tra mezzi pesanti che transitano, polveri che rendono pesante l’aria e piccole attività che chiudono perché non riescono più a lavorare.
“I problemi sono tanti, a partire dalla viabilità - conferma Luca - qui a Borsea c’è il fenomeno degli automezzi pesanti che spesso, anziché entrare dall’apposita entrata di viale I Maggio, sfruttano il semaforo, entrando nella zona residenziale. Tra le altre cose c’è la mancanza di una pista ciclabile che permetta ai residenti di raggiungere il centro città, senza correre rischi. Sarebbe fondamentale studiare un modo per collegare la pista ciclabile di San Sisto con la frazione. Purtroppo c’è un problema di incroci di vie che rende il tutto molto pericoloso, con punti che sono stati spesso luoghi d’incidenti ma sicuramente si potrebbe tentare di fare qualcosa. Ci sono poi marciapiedi da ripristinare, per mettere in sicurezza i pedoni ed evitare il transito a bordo strada, e un’illuminazione carente che rende alcune aree, come la piazza, non vivibili, soprattutto dai giovani che già qui trovano poco. Non parliamo poi del problema della fonderia, che da quando ha cambiato proprietà si sta ripresentando il problema delle polveri sottili”.
Un problema causato dalla convivenza forzata con attività industriali troppo vicine a zone residenziali. “Negli ultimi sei mesi i residenti lamentano il ritorno di questo problema - prosegue Mauro - Andrebbe creata una zona cuscinetto, di vegetazione, tra la zona industriale e quella abitativa. Per quanto riguarda i mezzi pesanti il problema è anche la mancanza di un accesso per chi proviene dalla direzione di Padova. C’è una rampa che porta in direzione di viale delle Industrie per chi arriva da Ferrara, ma mancano rampe che permettano l’accesso dalla direzione opposta. C’è poi il problema del medico, al momento la frazione ne ha uno ma non basta a coprire il servizio. Gli assistiti sono tanti e si sono accumulati è quello presente fa fatica a seguire tutti. La zona della palestra ha un solo tratto di accesso, e nei momenti di grande afflusso si crea confusione, sarebbe necessaria una strada alternativa che dia sfogo al traffico”.
Dai grandi problemi a quelli più piccoli ma quotidiani. “Ci sono aree della frazione che non vengono assolutamente curate - aggiunge Paola - zone residenziali dove l’erba è altissima e non si capisce perché nessuno passi a tagliarla. Ma anche buche e scarsa manutenzione, traffico intenso, che rendono la frazione davvero poco attraente”.
A raccogliere malumori e lamentele dei residenti sono spesso i titolari delle attività. “Borsea ha diverse mancanze - continua Enrico - manca ad esempio una banca, tanti negozi sono stati chiusi nel tempo e mai riaperti, come la fioreria o la pizzeria da asporto. Per fortuna esistono ancora le poste e un supermercato a garantire altri servizi in cui siamo carenti”.
Un commercio che non ha solo funzione economica. “Certo, il commercio locale rappresenta una fonte per le famiglie che vi lavorano - spiega Marco - ma creano anche comunità, socialità e punto d’incontro. Se viene a mancare, come accade in alcune zone, le frazioni diventano luoghi fantasma. Noi ci stiamo andando vicino. Le piccole attività riescono anche a garantire servizi a domicilio, per coloro che non riescono a muoversi, cosa fondamentale in luoghi dove la popolazione molto anziana e non in grado di spostarsi, spesso prevale su quella più giovani”.
Frazioni che sono sempre state abituate a darsi da fare, ma che ora si dicono esauste. “La mancanza di una banca da troppi anni rappresenta davvero un disservizio - conclude Alessandra - che percepiamo sia noi commercianti che i singoli residenti. Tante attività, poi, hanno chiuso nel tempo. Eppure Borsea è sempre stata una frazione viva, ma la progressiva chiusura di tanti negozi sta pesando, soprattutto per chi ci vive”.
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