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ROVIGO

Serenissima Gravel, una vetrina... mondiale in diretta dal Delta

Pizzoli: “Un modo per promuovere il nostro territorio”. Presenti i campioni della specialità

Serenissima Gravel, una vetrina... mondiale in diretta dal Delta

BARRICATA - Una vetrina internazionale per il nostro Delta. La Serenissima Gravel, che ha preso le mosse da Barricata, è stata molto più di una corsa ciclistica per il nostro Basso Polesine. Ma, per usare le parole del sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli, che assieme al presidente dell’ente Parco Moreno Gasparini ha fatto gli onori di casa, è stato “un modo per mettere in luce, a livello nazionale e internazionale, questo nostro territorio la cui vocazione si lega a doppio filo con uno sport come il ciclismo, da fare all’aria aperta e a contatto diretto con le bellezze naturali. Avere qui, oggi, un evento di questo calibro è un enorme successo”.

Un successo che Comune e Parco (con l’organizzazione della Pp Events di Pippo Pozzato) sperano di trasformare in un ritorno in termini turistici. Al villaggio partenza della corsa, ospitato dal Villaggio Barricata dell’omonima località ai piedi della Sacca di Scardovari, è stato allestito l’ufficio dello Iat. Un modo - ha spiegato ancora Pizzoli, in diretta sulle frequenze di Delta Radio che ha seguito tutto l’evento - “per portare la promozione della nostra terra all’interno della competizione sportiva. Le immagini del Basso Polesine faranno il giro dei media, non soltanto nazionali”.

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In molti, non soltanto dal Polesine, sono corsi qui per vedere da vicino gli eroi del pedale su strade sterrate. Una cinquantina gli atleti in partenza, tra i quali spiccavano senza dubbio i due corridori del team Alpecin: il campione del mondo di specialità che sfoggiava la maglia con l’iride per la prima volta dopo averla conquistata domenica a Cittadella, Gianni Vermeersch, e il compagno di squadra Matiheu Van der Poel, vera e propria stella del ciclismo mondiale. Presente anche Samuele Zoccarato, con la maglia tricolore di campione italiano di specialità. “Un bellissimo evento, davvero ben organizzato - ha tirato le somme Pizzoli - ringrazio la nostra polizia locale per la gestione della sicurezza lungo tutto il percorso”.

Il via alla gara è scattato alle 11: i ciclisti hanno costeggiato la Sacca di Scardovari, attraversato (e che spettacolo!) il ponte di barche di Santa Giulia, risalito l’isola di Ariano fino a Taglio di Po attraversando Polesinino e Polesinello, per poi fare rotta su Porto Viro attraverso il ponte della Romea: da qui, direzione Cavarzere, toccando le frazioni di San Pietro, Valcerere-Dolfina e Ca’ Pasqua, prima di approdare in provincia di Padova. Traguardo a Piazzola sul Brenta dopo 195 chilometri, con 20 tratti sterrati di cui alcuni davvero off-roads, con la vittoria dello svizzero Robin Froidevaux, secondo Liepins e terzo (a 13”) il campione del mondo Vermeersch. Primo degli italiani Samuele Zoccarato, settimo a 16”. E ora appuntamento al 2023. Con la speranza di vedere di nuovo il Polesine protagonista.

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