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ROVIGO

Imparare immersi nella natura

I bambini presentano i lavori creati con il progetto "Scuola in natura"

ROVIGO - Bambini a scuola di sostenibilità immersi nella natura. Le scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Statale 3 di Rovigo (Tassina e Fenil del Turco) hanno esposto sabato mattina i lavori realizzati e le riflessioni maturate dai bambini coinvolti nel progetto di Scuola in Natura.

L’occasione è stata il terzo convegno, curato e moderato da Antonella Santi, organizzato all’Innovation Lab di Rovigo, una vera e propria giornata dedicata alla scuola naturale, tipologia di insegnamento che sfrutta gli ambienti naturali come contesto di apprendimento che possa favorire la spontanea curiosità di bambini e ragazzi.

Il progetto nato nel 2017 con una prima formazione coinvolge le scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo n.3 di Rovigo e i nidi comunali, con uscite didattiche negli spazi verdi della città da diversi anni. Grazie alla sinergia con la Fondazione Banca del Monte di Rovigo, con il comune di Rovigo e Centro Internazionale di Ricerca Educativa sul Pensiero, quest’anno si approfondiscono temi inerenti l’Agenda 2030 (Onu).

Si sono utilizzati principalmente cinque ambienti di apprendimento: alcuni spazi interni e i giardini della scuola dell’infanzia, il bosco Parco Curiel, il percorso Baden Powell e il bosco Percorso Valdentro che sono facilmente raggiungibili a piedi. I bambini sono stati coinvolti in sessioni di dialogo con il metodo Philosophy for Children sui temi ambientali. In particolare, gli alberi e le case degli animali, terra e acqua come fonti di vita e benessere, alcuni concetti fondamentali in educazione, come quelli di rispetto e cura. Questioni legate al Polesine da sempre immerso nella campagna tra terra e acqua.

Alle famiglie, sono stati proposti incontri online e alcuni laboratori all’aperto con i loro figli. Anche quest’anno si sono approfonditi i legami dei bambini con la natura, attraverso attività di dialogo, ricerca e ed esperienze con materiali naturali. Il coinvolgimento di una quarantina di famiglie si è tradotto anche in opportunità di crescita della comunità scolastica.

Un’esperienza originale, che crea legami profondi tra scuola e ambiente, individuando quei punti di forza che permettono di costruire una rete di significati tra scuola, bambini e le loro famiglie. Lo spirito che anima le insegnanti è quello della cura, come pratica educativa che riguarda tutti e che s’impara ogni giorno fin da piccoli.

L’idea guida è che la cura che viene data a ogni singolo spazio, al tempo, alle persone che abitano la scuola e la città, sia la misura della civiltà.

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