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ROVIGO

Il miraggio delle luci di natale, colpa della crisi

In estrema difficoltà le aziende produttrici di luminarie. La soluzione della Lights Co. di Bergantino: "Il futuro è a led"

ROVIGO - Luminarie natalizie ridotte o sensibilmente moderate in molti Comuni, a causa dell’aumento vertiginoso dei costi d’illuminazione. A confermarlo è Giorgio Cuoghi dell’azienda Lights Co. di Bergantino.

“Il problema dell’illuminazione natalizia quest’anno si sta facendo sentire in modo particolare - ha spiegato - quello che ci preoccupa è che negli anni precedenti, nello stesso periodo, avevamo già fatto dei contratti, oggi invece i comuni stanno ancora aspettando”. Con l’aumento generale dei prezzi della componente elettrica anche i bilanci comunali sono entrati in fonte difficoltà.

“I rincari hanno colpito tutti e anche i Comuni stanno aspettando per vedere cosa potrà accadere - aggiunge - oggi come oggi con i costi che stanno sostenendo, anche l’illuminazione natalizia può rappresentare un problema. Lo comprendiamo, però diventa un problema anche per le aziende fornitrici di illuminazioni natalizie che si trovano in questo momento spiazzate”.
Difficoltà che le stesse aziende produttrici devono affrontare. “Come azienda i recenti aumenti hanno impattato tantissimo - prosegue - uno dei nostri compiti è proprio collaudare le illuminazioni. Questo significa illuminazioni accese durante il giorno, e a volte anche la notte. Lo facciamo per testare il prodotto e questo influisce sui consumi rendendo la bolletta molto più cara. Non sappiamo come reagire a questo, anche perché è nostro dovere fare i collaudi prima di far uscire un prodotto”.

Un problema che impatta anche sul settore export. “Noi con l’estero lavoriamo tantissimo - continua - circa il 60% della produzione veneta del settore della giostra va proprio nell’export. Abbiamo difficoltà di competitività con alcuni paesi che ancora oggi hanno dei costi ridotti rispetto a noi, anche dal punto di vista energetico. Ma non sappiamo ancora a cosa stiamo andando incontro, abbiamo, come tutti, tentato di adeguarci e fare economia interna, ma quando si lavora serve sicurezza, serve l’illuminazione giusta e quindi a certe cose non possiamo rinunciare”.

Per permettere di ottimizzare i consumi, però, l’azienda ha investito in un nuovo progetto, luci che a parità di consumo illuminano di più. “Stiamo effettivamente portando avanti un progetto legato all’innovazione tecnologica - conclude - anche l’anno scorso quando abbiamo illuminato le Torri di Rovigo e il Teatro Sociale, abbiamo utilizzato dei fari a risparmio energetico che, rispetto a quelli tradizionali, permettevano di risparmiare fino a 10 volte i consumi normali, con un consumo pari a meno di quello fatto da un ferro da stiro. Abbiamo cercato di fare qualche studio, con i pannelli fotovoltaici, batterie e accumulatori, ma un domani subentrerebbe il problema del loro smaltimento. Ci stiamo quindi concentrando su delle lenti da posizionare sui led. Uno studio particolare che permetterebbe di amplificare ancora di più la luce che emette il diodo led. L’obiettivo che ci siamo prefissati è di aumentare la resa del 20%. Stiamo lavorando in questa direzione. Crediamo valga la pena di cambiare solo la parte filtrante della lente, amplificando anziché sostituire le lampade già esistenti”.

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