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SALUTE

Obiettivo dislessia: se ne occupa l'Ulss

Arriva il servizio a sostegno dei ragazzi e delle loro famiglie, erogato in regime di sanità pubblica

L’Ulss accende i riflettori sul mondo della dislessia

ROVIGO - Sono bambini che leggono, scrivono e usano i numeri in maniera differente dalle modalità più comuni, ed esprimono una diversa modalità di apprendimento: il mese di ottobre, dal 2010, è dedicato ai disturbi dell’apprendimento. E l’Ulss 5 Polesana offre a questi ragazzi e alle loro famiglie un protocollo, reso attuativo dall’area della neuropsichiatria infantile, che consente una diagnosi precoce per questi disturbi d’apprendimento, attraverso l’attività di uno staff multidisciplinare che vede collaborare diverse figure. Neuropsichiatria, psicologo, logopedisti operano in sinergia per giungere a una diagnosi precoce del disturbo, che non tocca le abilità intellettive dei bimbi, ma solo la loro modalità di approcciarsi all’apprendimento.

L’attenzione per i bisogni specifici di questi alunni è sempre alta e costante. “Dopo un primo colloquio orientativo, iniziamo con scuola e famiglia a evidenziare le necessità del ragazzo - spiega il direttore del dipartimento materno infantile dell’Ulss 5, Simone Rugolotto - sostenendo le diverse esigenze di apprendimento di ciascuno”. Roberto Segala e Alessandro Mantovani, direttori delle aree di neuropsichiatria territoriale per Rovigo e Adria, spiegano come i disturbi specifici dell’apprendimento tocchino il neuro-sviluppo e si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e uso di abilità di lettura (dislessia) scrittura (disgrafia, disortografia) e di calcolo (discalculia).

“La dislessia e la disortografia possono essere diagnosticate precocemente: è importante la stretta collaborazione tra i nostri servizi, la scuola, le famiglie per supportare questi ragazzi - spiega il direttore dei servizi socio-sanitari Marcello Mazzo - dopo la valutazione del problema, i nostri professionisti e il corpo docente progettano un percorso didattico adeguato e individualizzato con strumenti e stimoli alternativi, personalizzando così gli apprendimenti alle caratteristiche neuropsicologiche, senza che questo incida sul programma e percorso scolastico”.

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