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ROVIGO

"Manca il rispetto e una buona educazione: dove sono le famiglie?"

Studenti e professori commentano l'episodio accaduto nei giorni scorsi in una classe prima dell'Itis Viola ai danni di una docente

ROVIGO - E' a casa in malattia la docente che è stata colpita con due pallini sparati in classi da un allievo mentre un secondo riprendeva la scena per poi metterla in chat. "E' molto scossa per quanto accaduto", fanno sapere dalla scuola chiedendo che venga rispettata la sua privacy.

Il video ha fatto in poche ore il giro d'Italia, e oggi ne parlano tutti i siti di informazione nazionale. 

Per approfondire guarda anche:

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Abbiamo chiesto a studenti e professori quale fosse la loro opinione sulla tematica, come "rieducare" questi ragazzi e impedire che fatti così spiacevoli possano riaccadere.

L’episodio drammatico che ha avuto luogo nell’istituto Viola-Marchesini di Rovigo ha scosso la cittadinanza, in primis i giovani che frequentano la scuola. Alcuni studenti di classe prima, infatti, hanno preso di mira una professoressa che stava spiegando in classe e, proprio durante la lezione, le hanno sparato dei pallini di gomma con una pistola-giocattolo.

L’educazione sembra ormai lontana: di chi è la responsabilità? "È un fatto - commenta Anna - che non dovrebbe più accadere. Bisogna rieducare questi ragazzi affinché non passi ancora nelle loro menti di fare azioni simili". Pietro aggiunge: "Bisogna prendere dei provvedimenti seri per far capire ai ragazzi il loro sbaglio. Quel che serve ora sono punizioni in grado di rieducare chi ha commesso l’errore".

C’è anche chi pensa che le famiglie dovrebbero fare più attenzione al comportamento dei figli. Racconta, infatti, Giovanni: "Quel che è accaduto non è corretto, i professori dovrebbero essere anche più severi coi ragazzi. Forse, però, il vero punto di domanda riguarda i genitori: devono far capire ai figli che serve sempre il rispetto nell’ambiente scolastico". "Le regole della scuola - commenta Ilaria - devono ancor di più aiutare a capire la gravità del fatto. Non si deve fare in modo che un episodio simile ricapiti”.

Si tratta di una mancanza di rispetto nei confronti di una figura importante come quella di un docente. Racconta, infatti, Vito: "Bisogna spiegare che è fondamentale avere il rispetto nei confronti della persona che si ha di fronte, da qui si può lavorare per avere maggiore autorevolezza nel tenerli in classe e nel farsi rispettare. La disciplina è fondamentale nel contesto classe. Quello di cui abbiamo avuto notizia è un fatto davvero spiacevole".

"Bisogna che sappiano quali sono le conseguenze - pensa Giacomo - facendo certi gesti, ne va anche della loro vita futura". "Nemmeno alle medie - aggiunge Aurora - accadevano cose simili e questo non va bene. Arriverà per loro un voto basso in condotta che influirà sulla media. Spero che qualcuno ne parli e che i genitori facciano qualcosa". "I genitori - commenta ancora Giacomo - devono far capire ai figli l’accaduto".

Ogni istituto deve essere rispettato come racconta Fabio: "Magari uno pensa che entrando all’istituto tecnico si possa fare quello che si vuole, ma non deve essere così. Serve ora una punizione giusta". Conclude Lorenzo: "Le famiglie sono fondamentali in questo evento, non è la scuola a doversi occupare delle componenti essenziali dell’educazione civile".

Per approfondire guarda anche il commento della preside dell'Itis Viola, Isabella Sgarbi:

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