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28.10.2022 - 16:41
Texas Hold’em – ecco i 5 errori più frequenti in questa popolare variante del poker
Sin da quando apparse per la prima volta in formato moderno negli anni ’20 del secolo XIX, il poker è il gioco di carte più diffuso a livello internazionale. Se un tempo coloro che volevano concedersi una partita non avevano altra scelta che quella di dirigersi verso il casinò in formato fisico più vicino, di recente la popolarizzazione degli Smartphone e la democratizzazione di Internet veloce consentono di farlo in qualunque momento del giorno e dal luogo che più si preferisce.
In questo senso, si calcola che le persone che giocano a poker online siano ogni anno circa 100 milioni e che questo numero sia in costante aumento. Oltre a un’estrema comodità all’insegna dell’economicità, questa opzione garantisce infatti numerosi altri benefici, tra i quali spicca la possibilità di avere una gamma pressoché infinita di varianti a portata di click.
Tra queste, quella che ha preso più piede in assoluto è il Texas Hold’em e questo si deve, come si vedrà a seguire, a numerose ragioni. Dopo aver ripercorso brevemente la storia di questa tipologia di poker, ci si concentrerà sugli errori che i giocatori commettono più spesso e su alcuni modi per evitarli.

Storia del Texas Hold’em
Secondo quanto riportato sulla sua legislatura, il Texas Hold’em sarebbe nato nella cittadina di Robstown all’inizio del secolo XX. Dopo essersi diffuso oltre i confini del Texas, raggiunse il successo di cui gode tuttora nel 1967, quando un gruppo di giocatori formato da personaggi del calibro di Amarillo Slim, Doyle Brunson e Crandell Addington lo esportarono nella Strip di Las Vegas.
Tre anni dopo, l’impresario di casinò Benny Binion fondò le World Series of Poker, insistendo affinché questa specifica variante fosse la protagonista assoluta del suo Main Event. Da allora, il Texas Hold’em gode di una fama incontrastata, anche grazie alla facilità delle sue regole e alla sua capacità di attirare l’attenzione dei principali media a livello internazionale.
Oltre a questo, non si può poi fare a meno di citare il cosiddetto effetto Moneymaker. L’omonimo giocatore principiante che nel 2003 riuscì a aggiudicarsi le WSOP e il loro straordinario montepremi da 2,5 milioni di dollari è entrato nella storia, facendo avvicinare al poker online centinaia di migliaia di persone desiderose di imitarlo.
I 5 errori più comuni quando si gioca a Texas Hold’em
Superare il proprio bankroll
Questo termine indica la somma massima di denaro che si intende destinare esclusivamente al poker. Che si decida di prendersi qualche giorno di pausa per partecipare a un torneo in un casinò tradizionale o si opti invece per fare qualche partita in linea, stabilire con anticipo questa cifra ha una duplice importanza.
Chi, spinto dall’entusiasmo, non lo fa, rischia in primo luogo di mettere a repentaglio i risparmi di una vita o i soldi necessari per coprire le sue spese quotidiane. In secondo luogo, non fermandosi al momento opportuno ci si preclude anche la possibilità di partecipare a altri tornei dopo essersi presi il tempo necessario per analizzare i propri errori.

Bluffare troppo (o troppo poco)
C’è chi cerca di ingannare i propri avversari troppo frequentemente e chi, invece, non lo fa mai, non avendo mai dato troppa importanza al perfezionamento di quella che, a detta dei giocatori più esperti, viene paragonata a una vera e propria arte. Se esagerando si rischia di essere letti con estrema facilità dagli altri giocatori, non farlo mai può rendere la propria strategia troppo prevedibile.
Questa constatazione serve anche a evidenziare la necessità non solo di saper bluffare, ma anche di essere in grado di leggere i comportamenti delle persone che ci si trova ad affrontare. Naturalmente, questa riflessione vale solo per chi frequenta un casinò fisico, mentre in modalità online, considerando che non si ha nessun contatto visivo con gli avversari, ci si dovrà concentrare esclusivamente sull’apprendimento delle regole e degli aspetti più pratici del gioco.
Giocare tutte le mani
Uno degli sbagli più diffusi soprattutto per chi si è avvicinato da poco al mondo del poker è quello di voler cercare di vincere a tutti i costi. Presi dalla fretta di aggiudicarsi il piatto e mostrare a sé stessi e ai loro opponenti il loro valore, molti principianti tendono a farsi dominare dalle emozioni e a perdere la calma.
Invece, il poker è un gioco estremamente razionale e dove la strategia la fa da padrona. Come i più grandi campioni della storia insegnano, a Texas Hold’em non si può sempre vincere, e imparare a comprendere quando è il momento giusto per abbandonare o rilanciare fa tutta la differenza del mondo.
A questo riguardo, si può infatti affermare con assoluta certezza che sebbene la teoria sia fondamentale, non darebbe alcun frutto senza una buona dose di pratica. In questo senso, uno tra gli operatori più longevi del gioco online è un ottimo banco di prova. Questo provider mette a disposizione dei loro clienti un’ampia gamma di tornei con giocatori internazionali e modalità di gioco online tra cui scegliere, dando loro la possibilità di fare un numero elevato di partite al loro famoso Texas Hold'em.
Essere troppo cauti
Sebbene questo errore possa sembrare in antitesi rispetto alla tendenza di prendere parte a quante più mani possibile, in realtà non lo è. In questo caso, infatti, occorre concentrarsi sulla parola troppo, che evidenzia la mancanza di un giusto equilibrio nelle proprie azioni.
Chi gioca da poco a Texas Hold’em, infatti, è spesso poco aggressivo onde evitare di commettere un errore che potrebbe risultare in una perdita importante di denaro. Sapendo dosare adeguatamente la propria cautela, invece, non solo si fa capire chiaramente agli avversari che si è forti dal punto di vista psicologico, ma si contribuisce anche a farli abbandonare la mano con maggiore frequenza.
Sottovalutare l’importanza della propria posizione
Per molti, la posizione che si occupa al tavolo è addirittura più importante della combinazione di carte che si hanno in mano. Questa opinione è assolutamente corretta, in quanto da questo fattore dipende la minore o maggiore quantità di informazioni che si hanno a disposizione sugli avversari.
La posizione in assoluto più ambita è quella di bottone o dealer, la quale permette di parlare per ultimi dopo il flop e, quindi, di basare le proprie decisioni sulle mosse di tutti gli altri giocatori. Tra le meno fortunate, invece, si trova quella direttamente alla sinistra del mazziere; si tratta del Piccolo Buio, nella quale si dovrebbe solo giocare se si ha in mano una buona coppia.
Come evitare di commettere errori al Texas Hold’em
Dopo aver scoperto quali sono gli errori più comuni dei giocatori provenienti da ogni parte del mondo, non resta che definire le maniere più indicate per cercare di evitarli. In realtà, non si tratta di segreti accessibili a pochi eletti, quanto piuttosto di consigli basici che, seppur possano sembrare in apparenza scontati, è sempre bene tenere a mente ogni qualvolta ci si siede a un tavolo verde, sia esso fisico o virtuale.
Nello specifico, per dare il meglio di sé e ottenere ottimi risultati a Texas Hold’em – così come a qualsiasi altra variante di poker – non si deve fare altro che seguire due regole. La prima consiste nell’imparare alla perfezione le regole del gioco e nel cercare di perfezionarsi costantemente guardando le partite dei campioni e seguendo i loro suggerimenti; la seconda, invece, riguarda la necessità di fare quanta più esperienza possibile.
Texas Hold’em – gli errori più frequenti e come evitarli
Come si è visto, chi gioca da poco a Texas Hold’em tende spesso a andare oltre il proprio bankroll, non bluffare in modo adeguato, prendere parte a tutte le mani, essere poco aggressivo e non tenere in considerazione la propria posizione. Per evitare tutto questo, si consiglia non solo di fare tanta pratica, ma anche di formarsi costantemente prendendo spunto dal maggior numero di fonti possibili.
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