VOCE
ROVIGO
01.11.2022 - 13:55
ROVIGO - Sulle spalle il peso dei libri si fa sentire. Sebbene si debba garantire che gli studenti abbiano nello zaino un carico non superiore al 15 per cento del proprio peso, spesso ci si trova ad affrontare il problema: a scuola i libri e i quaderni richiesti sono troppi.
Per sette ore di scuola quasi di fila, non è possibile avere in cartella sussidi di altrettante materie: ne va della salute dei ragazzi che sin da bambini iniziano a lamentare mal di schiena e, nei casi più gravi, problemi di scoliosi. C’è chi sta trovando una valida alternativa nei modelli scuola senza zaino e c’è chi pensa che, dato l’avanzare della tecnologia, non sarebbe male usare il tablet.
Bianca afferma: “Noi siamo fortunati perché la scuola che frequenta mia figlia fa lasciare i materiali più pesanti a scuola. Lei porta il proprio astuccio, la merenda e poco più. Se c’è da cambiare qualcosa, lo si fa, ma lo zaino è sempre molto leggero”.
Marco aggiunge: “Sì, questo è un problema di cui risentono in tanti nella scuola. Lo dico per esperienza personale: mia figlia deve frequentare anche per sette ore la scuola, facendo i pomeriggi, che corrispondono a sette materie diverse. Tutto nello zaino non ci può stare. Le soluzioni potrebbero essere di raggruppare le medesime materie in una sola giornata o ancora provare a lasciare parte dei libri in classe. So che molti bambini, sin da piccoli, hanno problemi di schiena, quindi è un problema da risolvere”.
“Per fortuna mia figlia – commenta Marta – frequenta una scuola che porta avanti il modello scuola senza zaino ed è un ottimo modo per ovviare al problema perché così in cartella non c’è mai molto e il peso più importante rimane nella classe. So comunque di miei amici i cui figli si lamentano per il peso che devono portare ogni giorno sulle spalle. Alcuni bambini sono anche mingherlini e non è positivo vederli con cartelle così piene”.
“Certo è un problema – conclude Laura – che deve risolversi. Con l’avvento della tecnologia penso basterebbe avere supporti online senza appoggiarsi ancora ai cartacei, oppure bisognerebbe capire come lasciarli a scuola. Ricordo ancora oggi di quanto peso dovevo portare per andare a scuola quando ero piccola e non è mai stato fatto niente”
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