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Un lanterna per il sorriso dei nostri nonni

Marino Grandi ha voluto omaggiare i 42 ospiti della casa di riposo con questo oggetto

Un lanterna per il sorriso dei nostri nonni

Nella mattinata di martedì° 1 novembre il sindaco Roberto Pizzoli ha accompagnato il cittadino Marino Grandi in una visita al Csa San Nicolò.

Marino, cittadino simbolo del mondo del volontariato portotollese, ha infatti voluto omaggiare i 42 ospiti della casa di riposo con una lanterna con un piccolo cassetto, da lui realizzate a mano con legno di recupero, per portare loro un segno di luce e speranza.

Erano presenti presenti il presidente di Cidas Cristiano Capisani, la coordinatrice del centro Daniela Favato e il presidente della Cooperativa Oasi Nicola Ruzza.

Il centro sorge nel centro del capoluogo comunale, davanti all'asilo nido Peter Pan e alla piazza delle Frazioni, dove si svolge il mercato, una collocazione significativa, per far sì che gli ospiti si sentano parte della comunità: "E' importante che i nostri anziani si sentano inclusi nella comunità di Porto Tolle - ha detto il sindaco Pizzoli -, dopo i difficili anni segnati dal Covid-19. Occasioni come questa ci consentono di ritrovare la socialità che con Cidas desideriamo sia parte del programma di assistenza agli ospiti del San Nicolò. Ringrazio tutta l'equipe del Csa e Marino per il suo dono carico di significato".

Con la sua lanterna Marino Grandi ha consegnato una pergamena con scritto: "Ho realizzato questa lanterna con lo sguardo rivolto in particolare a tutte le persone che oggi sono ricoverate in questa struttura, e a quelle che vi arriveranno, ma anche al personale che li cura con professionalità e amore, ai familiari degli ospiti che spesso sono costretti a lasciare i propri cari perché impossibilitati ad accudirli e per chi non ha più nessuno che li passi a trovare".

"Vorrei che la luce simbolica che la lanterna emana possa illuminare i loro cuori donando speranza, strappando magari anche un flebile sorriso ma frutto di una serenità ritrovata. E vorrei ancora che il cassetto chiuso non sia immagine di sogni ormai perduti e di rassegnazione per ciò che nella vita non si è potuto realizzare, ma sia un cassetto pieno di ricordi indimenticabili, di tanto amore dato e di tanto amore ricevuto".

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