VOCE
ROVIGO
04.11.2022 - 17:17
ROVIGO - "Grazie a voi, custodi silenziosi e attenti delle nostre libertà". Venerdì mattina si sono svolte, nella piazza principale del capoluogo polesano, le celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, alla presenza delle autorità civili e militari della Città e della Provincia.
Con questa frase il colonello della Guardia di Finanza, leggendo le parole del ministro della Difesa, ha ringraziato le Forze armate schierate sul listone. Il programma di quest’anno ha visto lo schieramento di una rappresentanza interforze di militari dell’Esercito, della Capitaneria di Porto, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Alla rassegna dello schieramento da parte del Prefetto Di Nuzzo ha fatto seguito l’esecuzione dell’alzabandiera solenne sulle note dell’inno nazionale, cantato da un allievo del Conservatorio “Francesco Venezze”.

Tre corone d’alloro, rispettivamente della Prefettura, del Comune di Rovigo e di Assoarma Rovigo, sono state deposte al monumento ai caduti di tutte le guerre al Palazzo della Gran Guardia, per omaggiare quanti hanno sacrificato la loro vita per la difesa della democrazia e dell’integrità nazionale.
Il Prefetto Di Nuzzo e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello Antonio Morelli, hanno letto dei messaggi augurali del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa Guido Crosetto seguiti dai discorsi tenuti dal sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo e dal Presidente della Provincia Enrico Ferrarese.

"In questa giornata rendiamo onore alle Forze armate che con il loro contributo hanno consentito all'Italia di diventare uno Stato unito, libero e democratico - ha detto il Prefetto - La pace è un valore da coltivare e preservare. Mai come in questo momento storico, dove la Federazione Russa ha attaccato e invaso l'Ucraina, è importante ricordare i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale".
"Un onore oggi rivolgermi a voi, donne e uomini delle forze armate nel giorno in cui si festeggiano insieme le forze armate e l'Unità d'Italia", ha detto il Colonnello Morelli, leggendo il messaggio del ministro della Difesa che si sofferma, a sua volta, sul concetto di pace e sulla terribile aggressione della Russia all'Ucraina, aggressione "illegittima, cui stiamo cercando di rispondere, insieme ai nostri alleati, per far cessare il prima possibile questo conflitto, con la tutela dello Stato aggredito. La libertà è l'aspirazione di tutti i popoli. Desidero, infine rivolgere un pensiero commosso ai militari caduti per la patria in ogni luogo e in ogni tempo ed esprire la mia gratitudine per chi ogni giorno impiega le proprie energie per difendere e onorare la loro memoria. Grazie a voi, custodi silenziosi e attenti, delle nostre libertà".

A conclusione degli interventi delle autorità, gli studenti dell’I.I.S. "Viola-Machesini" di Rovigo hanno letto un elaborato contenente le loro riflessioni sul significato della giornata, a testimonianza della necessità di perpetuare anche alle giovani generazioni il ricordo e i valori rappresentati ogni anno dalla ricorrenza del 4 novembre.

"Vogliamo commemorare tutte le persone che parteciparono alla prima guerra mondiale, che sacrificarono la propria vita rinunciando alla propria famiglia, ai propri amici, ai propri amori, alla loro giovane età per lottare per la propria Patria - ha letto Giulia - Oggi siamo un Paese civile e pacifico, come stabilito dalla Costituzione italiana nella quale si afferma che l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli. Parafrasando le parole della senatrice Liliana Segre, vogliamo dire che il principale ancoraggio del manifestarsi dell'unità del popolo è la Costituzione repubblicana. Non è un pezzo di carta. La nostra Costituzione è la testimonianza di 100mila morti caduti nella lunga lotta per la libertà".
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