VOCE
ROVIGO
04.11.2022 - 17:33
ROVIGO - Sicurezza dentro e fuori i luoghi di lavoro. Questo il messaggio portato dai sindacati Fiom Cgil Veneto e Rovigo, Fim Cisl e Uilm durante lo sciopero che ha coinvolto i lavoratori delle aziende Solmec Draxton e Agritalia, situate in una zona pericolosa e di recente luogo della morte di un lavoratore, investito mentre stava rientrando in orario di pranzo.
"L'ennesima morte sul lavoro - spiega Loris Scarpa, segretario generale Fiom Cgil -, in una regione che registra un incremento del 20% di infortuni di questo tipo". La mancanza di sicurezza viene evidenziata dalla mancanza di parcheggi interni alle aziende, che porta quindi i lavoratori a lasciare il mezzo a bordo strada, mettendo in pericolo la propria incolumità nel momento in cui è necessario attraversare.
"Nel tempo il numero dei lavoratori è aumentato, così come il numero dei mezzi - prosegue - chiediamo quindi interventi da parte del Comune e delle aziende stesse per verificare e creare spazi che consentano di posizionare il proprio mezzo in sicurezza. Quanto accaduto deve portare ad un cambiamento e questa iniziativa è solo l'inizio. Saranno necessarie nuove mobilitazioni, insieme faremo in modo che non accada più che anche un solo lavoratore non torni più a casa. Un segnale di vicinanza alla famiglia della vittima ma anche di voglia di lottare per cambiare. Il lavoratore non è merce o carne da macello e col vostro lavoro le aziende fanno profitti. La redistribuzione degli utili va usata anche in migliori servizi ed interventi, con sistemi aziendali adeguati perché la sera ognuno di noi possa tornare a casa".
Uno sciopero simbolico di un'ora, per chiedere sicurezza a 360 gradi. "Oggi vengono registrate 3 morti al giorno sul posto di lavoro - spiega Mirco Bolognesi, segretario provinciale Uilm - inaccettabile. Dimostra che la sicurezza sta peggiorando. Ma la sicurezza inizia da quando partiamo da casa fino a quando torniamo ad essa. I lavoratori di questa area non hanno possibilità di mettere l'auto in un posto sicuro, alcuni non hanno il servizio mensa e devono percorrere il viale a piedi per raggiungere il bar più vicino. Finita la manifestazione chiederemo alle istituzioni di mettere in sicurezza le zone industriali come questa, con semafori e marciapiedi".
La tutela della persona anche fuori dal posto di lavoro. "Il traffico di queste zone è cresciuto negli anni ma la pubblica amministrazione non ha adottato iniziative per migliorare queste aree - afferma Enrico Rizzi di Fim Cisl - Quanto successo non è solo una tragica fatalità ma è precisa responsabilità di qualcuno. È impensabile che il lavoro si trasformi in qualcosa che stronca vite e famiglie. La sicurezza non va contratta, va pretesa".
Tra le testimonianze anche quelle dei lavoratori che confermano la difficoltà quotidiana di un semplice gesto come quello di parcheggiare l'auto. "Ci siamo sentiti in dovere di partecipare a questo sciopero per solidarietà ma anche perché, pur essendo dall'altra parte del tratto di strada, abbiamo lo stesso problema - dichiara Simone Battistini, delegato Rsu Agritalia - Il personale è aumentato ma il parcheggio è sempre lo stesso e la gente è costretta a parcheggiare in strada o all'ex supermercato 'Tuo' dovendo attraversare un tratto trafficato. Su questo tema noi Rsu abbiamo fatto tante segnalazioni e verbali ma non si è mai risolto nulla. L'azienda ha affittato un terreno e promesso, entro la primavera, di allargare i posti, speriamo che accada e che risolva questa difficoltà".
Cittadini che chiedono semplicemente di tornare a casa, dopo una giornata di lavoro. "La sicurezza è interesse di tutti - conclude Riccardo Bego di Fiom Cgil Rovigo - Non chiediamo che il mantenimento di un diritto e di andare a lavorare tranquilli. Il silenzio significa solo accettare un dato di fatto".
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