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"Io gioco a rugby perché...": il video che conquista i social

L'Under 15 della Monti Rugby Rovigo Junior fa meta sui social internazionali per promuovere il rugby 

"Io gioco a rugby perché...": il video che conquista i social

ROVIGO - "Gioco a rugby perché dopo la 'guerra' dei due tempi, nel terzo si è come fratelli", "per me il rugby è famiglia e benessere", "quando gioco a rugby mi sento libero", "gioco a rugby perché mi fa stare bene".

In un video autoprodotto i ragazzi dell’Under 15 mettono in mostra, con la loro semplicità e spontaneità, tutti i valori del rugby, raccontando cosa questo sport trasmetta loro, al di là di un campionato, di una competizione o di un risultato.

Amicizia, salute, inclusione e condivisione, tutto condensato in un video che ha fatto volare la Monti Rugby Rovigo Junior e la città di Rovigo a livello internazionale. Gli atleti hanno infatti partecipato al progetto “Sport rocks the world!! - la bellezza della forza inside outside”, ideato da Wo*Men’s Rugby Land of Freedom, che ha pubblicato il lavoro dell’Under 15 sui suoi canali social all’interno del concorso che, peraltro, parteciperà al Festival “World FICTS Challenge” – “Sport movies & Tv 2022” organizzato a Milano dalla FICTS (Fédération Internationale Cinéma Télévision Sportifs che vede affiliate ben 130 Nazioni). In questa occasione una giuria internazionale sceglierà i tre migliori video.

“Sport rocks the world!! - la bellezza della forza inside outside” è una competizione video dedicata al rugby giovanile, ideata da, Wo*Men’s Rugby Land of Freedom, per combattere il fenomeno dell’abbandono dello sport giovanile innescato dall’apatia generata dalla pandemia.

L’obiettivo è anche quello di creare una Community di influencer del rugby, che promuovano e creino entusiasmo e attenzione attorno al mondo della palla ovale, ma soprattutto che facciano capire come questo sport possa formare il carattere, l’attitudine, l’autostima, il rispetto per gli altri e di come riesca a trasformare i ragazzi e le ragazze in uomini e donne responsabili e più sicuri nella vita.

Come sempre i rossoblù della Monti non si sono tirati indietro e, dietro ad uno smartphone, hanno abbattuto le barriere della timidezza e si sono gettati nella mischia di un progetto internazionale per diventare attori protagonisti della diffusione di valori sani in cui credono. Un esempio di come i giovani che praticano sport, possano trasmettere messaggi positivi e di speranza per una società migliore.

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