VOCE
ROVIGO
05.11.2022 - 12:18
ROVIGO - Al Sociale va in scena "un’opera dominata dalla solitudine". Manca ormai poco all'apertura della Stagione Lirica del Teatro Sociale di Rovigo che, venerdì 18 novembre alle 20.30, aprirà il suo palcoscenico con "Rigoletto" di Giuseppe Verdi.
"È solo Rigoletto, un padre animato da un amore divorante ed egoistico - spiega il regista Giuseppe Emiliani - Nemmeno il Duca sfugge alla solitudine della sua libidine malata. Solitudine tragica è quella di Gilda, vittima di un amore sbagliato nei confronti di un libertino senza cuore e vittima dell’egoismo di un padre-padrone".
"Con lo scenografo Federico Cautero e il costumista Stefano Nicolao - continua - abbiamo condiviso un rigore formale che mira all'essenzialità per meglio esaltare la musica e il canto. Abbiamo creato atmosfere senza fronzoli inutili con l’intento di ottenere un equilibrio tra tutti gli elementi (canto, scena, recitazione, costumi) senza che uno prevalga sugli altri. Creando un impianto scenico ricco di suggestioni visive, quasi cinematografico, con evidenti rimandi a Mantova, città delle nebbie e degli affreschi sensuali di Giulio Romano".
La trama
Ambientata a Mantova e nei suoi dintorni, nel 16esimo secolo, l’opera inizia con una festa al palazzo ducale, si svolge nel giro di pochi giorni, e finisce, come ogni dramma lirico che si rispetti, con una morte. Rigoletto, deforme e pungente buffone di corte, che si burla con cattiveria di tutti e trama, all’occasione, scherzi e vendette crudeli, ha una figlia segreta, che è la luce dei suoi occhi, avuta dalla donna amata ormai morta. Duro e crudele con tutti, con la figlia Gilda, Rigoletto è un padre premuroso e si preoccupa di tenerla lontana dal mondo corrotto della corte. Tuttavia, per uno scherzo del destino la ragazza diventata oggetto dell’attenzione del suo giovane padrone, il Duca di Mantova, libertino impenitente.
Rigoletto è la prima opera della cosiddetta Trilogia popolare (Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata) che suggellò la fama di Verdi. Un’opera rivoluzionaria, con la quale il grande compositore impresse un’accelerazione alla riforma dell’opera romantica italiana, soprattutto sulla costruzione drammaturgica, che raggiungerà poi il suo culmine con Otello e Falstaff, le due ultime opere del Maestro.
L'opera andrà in replica domenica 20 alle 16 e in anteprima con Teatroragazzi mercoledì 16 novembre alle 16. La presentazione si terrà giovedì 17 novembre alle 18 al Ridotto, nell'ambito di "Rovigo città che legge".
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