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CACCIA

Beccato con i richiami vietati

Blitz della polizia provinciale a Crespino

A caccia coi richiami da bracconieri: presi

Un ennesimo reato venatorio è stato rilevato nella mattinata del 7 novembre nel corso dei controlli effettuati nelle campagne del medio polesine, nei pressi dell’argine del fiume Po a Crespino, dalla Polizia provinciale di Rovigo che ha denunciato un cacciatore polesano ritenuto responsabile dell’utilizzo di richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico durante una battuta di caccia da appostamento.

Lo spiega la nota stampa della Provincia, che dà conto dell'ennesimo, importante intervento della polizia provinciale, in tema di controllo del territorio e di contrasto all'illegalità nell'esercizio della caccia.

"Nello svolgimento del servizio programmato all’interno dell’Ambito territoriale di caccia Ro2 - prosegue la comunicazione - gli agenti del reparto operativo hanno utilizzato un’auto 'civetta', cioè priva di elementi identificativi, permettendo l’osservazione dell’area anche da distanze ragguardevoli. L’attenzione degli agenti è stata attirata dal tipico verso delle allodole, accertando poi che proveniva da un appostamento di caccia temporaneo, al centro di un terreno agricolo e composto da rami e sterpaglie per simulare l’ambiente naturale del luogo; all’esterno del manufatto, oltre ad alcuni stampi in plastica, impiegati come zimbelli artificiali e montati su giostra rotante dotata di specchietti per richiamare l’attenzione dei volatili di passaggio, erano posizionate due gabbiette, ognuna delle quali contenenti all’interno un esemplare di allodola viva con funzione di richiamo per la fauna selvatica".

"Il cacciatore, sorpreso dalla polizia provinciale, ha tentato di scollegare l’alimentazione del richiamo elettromagnetico per interrompere il suono emesso dai diffusori acustici occultati all’interno dell’appostamento venatorio. Allo stesso è stato contestato l'utilizzo del richiamo acustico per l’attività di caccia, con sequestro del fucile, del richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico riproducente il canto delle allodole e relative batterie e diffusori del suono ad esso collegati, oltre che di due esemplari di allodola, capi di selvaggina abbattuti e rinvenuti in possesso del cacciato".

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