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LENDINARA

Casa Albergo, tra difficoltà e resistenza

Il racconto della presidente Tosca Sambinello: "Uno dei periodi più complessi da vivere ma cerchiamo di reagire"

LENDINARA - "Casa Albergo per Anziani, come le altre strutture residenziali e centri di servizio per persone anziane non autosufficienti in ambito nazionale, si trova a vivere uno dei periodi più complessi e travagliati dal dopo guerra ad oggi". A dirlo è la presidente di Casa Albergo Tosca Sambinello, insieme al direttore Boschetti e di concerto con il sindaco Luigi Viaro.

"In particolare, dopo quasi tre anni dall’insorgere dell’emergenza del Covid 19, gli effetti della pandemia sono ancora più che mai pesanti e drammatici, in particolare per una copertura solo parziale dei posti letto, la messa in crisi delle modalità operative precedenti e le difficoltà pesantissime legate ad un turnover mai registrato in precedenza, dovuto alle continue uscite verso la sanità di figure basilari".

"A queste problematiche - prosegue - si aggiungono gli effetti della crisi economica che sta emergendo a livello internazionale per la dinamica non controllata dei prezzi, dovuta agli effetti della stessa pandemia, che ha inciso sui mercati della materie prime e su talune filiere produttive, cui, ad inizio 2022, è subentrato un nuovo imprevisto elemento, la guerra in Ucraina, che ha ulteriormente destabilizzato le nostre realtà, provocando effetti a catena sui costi delle fonti energetiche e, conseguentemente, un ulteriore aumento degli altri fattori produttivi".

"Casa Albergo per Anziani, come le altre strutture residenziali - riprende a raccontare la presidente - sta cercando di reagire con tenacia e in maniera positiva a questi stimoli e, in particolare, dopo oltre due anni di blocco delle sue attività, sta finalmente concretizzando una serie di cantieri ed attività, che vogliono rappresentare una reale risposta in termini di reazione e di ripresa di progettualità, iniziative ed investimenti".

Sono già stati realizzati infatti gli interventi di riqualificazione e riarredo di alcuni spazi della parte storica, per migliorarne il comfort abitativo e sono ora in fase di partenza nuovi lavori per consentire una più adeguata compartimentazione dei nuclei che hanno manifestato le criticità più rilevanti durante l’emergenza pandemica.

Sono finalmente in fase di partenza gli interventi più rilevanti di adeguamento strutturale della parte storica della Casa, finanziati con il fondo di rotazione regionale, con un impegno complessivo di 1 milione di euro (di cui 200 mila a carico dell’Ente); interventi che riguardano gli impianti idro-termo-sanitari, antincendio, di antisismica, rifacimento bagni e altro, in grado di poter dare più adeguate risposte, in termini assistenziali ai Residenti della Casa, oltre che di garantire le necessarie condizioni di sicurezza e di prevenzione in caso di possibili nuove crisi.

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