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ROVIGO

Liceo linguistico, lezioni al freddo

Le famiglie degli studenti lamentano le basse temperature e il mancato servizio alla Provincia. Ferrarese: "Verificheremo"

Liceo linguistico, lezioni al freddo

ROVIGO - Studenti costretti ad indossare le giacche in classe, durante la lezione, a causa del mancato funzionamento del riscaldamento.

È la segnalazione arrivata da un gruppo di genitori che nei giorni scorsi hanno segnalato il disagio all'ente competente, ovvero la Provincia, ricevendo però delle risposte non propriamente educate. “Si tratta del liceo linguistico, di Rovigo - spiega una mamma - Dove da alcuni giorni i ragazzi sono costretti a fare lezione indossando vestiti pesanti perché il riscaldamento non funziona e vi sono 17 gradi - spiega - una temperatura che può sembrare non così bassa ma se si pensa che stanno fermi per molte ore la percezione cambia completamente”.

I genitori quindi hanno deciso di segnalare immediatamente il problema per far tornare una temperatura normale nell'aula, ma le risposte ricevute li hanno lasciati a bocca aperta. "Alcuni genitori hanno preferito mandare delle e-mail, altri telefonare direttamente in Provincia - prosegue - una segnalazione è stata fatta anche alla dirigente scolastica. Quest'ultima ha provveduto a verificare l'esistenza del problema, ma dopo quel controllo non è arrivata alcuna comunicazione sul fatto che avrebbero ripristinato il riscaldamento. A seguito di queste io stessa ho chiamato in Provincia parlando con un signore che mi ha dato decisamente delle risposte fuori luogo. Il signore infatti mi ha risposto ‘quando pensava di dirmelo? A gennaio?’. Tra le altre risposte ricevute anche il fatto che alcune ragazzine girino con la pancia scoperta, come se avesse qualche relazione con l'evidente fatto che è mancato un servizio".

La donna conferma di aver perso la pazienza proprio a seguito di queste risposte e di aver risposto a tono all'interlocutore al telefono, arrivato a minacciarla di denuncia per i toni usati. “Come genitori siamo molto delusi ed arrabbiati - spiega - sia perché nessuno ha segnalato il problema sia perché le risposte decisamente non sono state quelle che ci aspettavamo, con un atteggiamento decisamente poco accettabile. Sappiamo perfettamente che questo non è un momento facile per gli istituti e che ci sono delle scelte da fare, ma almeno queste scelte andrebbero comunicate alle famiglie, dato che gli istituti sono responsabili della salute dei ragazzi. Qualcuno si è permesso anche di rispondere di dire ai ragazzi di scioperare. Come se dovessero essere loro a risolvere il problema. Trovo tutto questo fuori luogo”.

Interpellata la stessa Provincia di Rovigo ha confermato la presenza di alcune particolari criticità legate alle temperature. "Abbiamo già disposto verifiche - conferma Enrico Ferrarese, presidente di Palazzo Celio - D’altra parte, prima dell'inizio dell'annata termica e prima di applicare le direttive nazionali, abbiamo avuto la premura di incontrare tutti i dirigenti scolastici per parlarne assieme e per riportare quali fossero le misure cui, non solo la scuola ma anche noi stessi come proprietari degli immobili, ci dobbiamo attenere. In alcuni locali, evidentemente per loro caratteristiche oltre che per l'apertura di finestre praticata per timore del Covid, il problema può rilevarsi più che altrove. Tuttavia ribadisco che le verifiche saranno pronte e finalizzate alla soluzione del problema".

Per quanto riguarda la questione delle risposte Ferrarese ha informato che procederà alle dovute verifiche. "Verificherò e, se dovesse essere così mi scuso io anticipatamente per tutti a nome dell'ente - ha concluso - ma tengo in ogni caso a dire che in generale e per chiarezza non ci sono altri soggetti oltre al sottoscritto che possono parlare in nome e per conto della Provincia, se non espressamente e previamente autorizzati, e soprattutto nessuno, dipendente o amministratore che sia, è, né sarà mai, autorizzato alla mancanza di educazione e di spirito costruttivo nel recepire le istanze dei cittadini e delle altre istituzioni. Questo indipendentemente da quale sia la risposta tecnica o politica per il caso specifico. Con un incontro interno già fissato, saremo al lavoro su ciascuno di questi temi".

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