Cerca

liceo celio roccati

Videogame, ora gli studenti al Celio Roccati studiano così

L'ambizioso progetto di gamification in lingua spagnola per stimolare l'apprendimento

Videogame, ora gli studenti al Celio Roccati studiano così

ROVIGO - Imparare facendo, e collaborando: al Liceo Celio Roccati di Rovigo da quest'anno ciò si fa anche coi videogiochi. Il professore di lingua e letteratura spagnola Filippo Romagnolo sta portando avanti un ambizioso progetto di gamification per stimolare l'apprendimento ludico.

Da oggi i genitori degli studenti del Liceo Celio-Roccati dovranno controllare bene prima di rimproverare i propri figli se stanno giocando ai videogiochi. Tra le attività che l'istituto rodigino propone ai suoi studenti sono infatti entrati a far parte da quest'anno proprio i giochi elettronici, attraverso un innovativo progetto che sta suscitando molto interesse tra i partecipanti e curiosità tra i corridoi della scuola.

"Non è un progetto di gamification, ovvero di adattamento di semplici meccaniche di gioco alla pratica didattica, è qualcosa di molto più articolato, si tratta della realizzazione di un vero videogioco, completo e funzionante", spiega Filippo Romagnolo, docente di lingua e letteratura spagnola in forze all'istituto ormai da alcuni anni e responsabile dell'iniziativa.

I ragazzi creeranno un gioco nel quale per poter avanzare bisognerà dimostrare di possedere conoscenze e competenze in questa lingua, pena il game over. "Lo assegnerò poi come compito nelle mie future classi, ma verrà anche messo a disposizione di tutti i miei colleghi e gli studenti di spagnolo del mondo", spiega il docente.

Un progetto ambizioso, complesso. Le competenze però non mancano: il punto di partenza è Operación APRUEBA, "un videogioco che ho creato negli ultimi due anni pensando a qualcosa di nuovo e stimolante per i miei studenti provati dal lockdown, e che sto già usando nelle mie classi", spiega Romagnolo.

Sono 16 i ragazzi dell'istituto che hanno scelto di aderire al progetto, molti dell'indirizzo Linguistico anche se non mancano partecipanti degli indirizzi Artistico e Classico. Le riunioni sono già iniziate, attualmente il progetto è nella fase di stesura di una sceneggiatura che sarà la base su cui poi integrare tra loro molti altri elementi.

I videogiochi moderni, spiega infatti il professore, "sono prodotti complessi, che fondono conoscenze e competenze molto diverse tra loro: informatiche, linguistiche, grafiche e artistiche, letterarie, musicali, storiche e geografiche, di storytelling e ideazione di personaggi, psicologiche, cinematografiche, economiche e altro ancora. È impossibile dedicarsi solo ad un aspetto di un videogioco senza tenere in considerazione il resto, servono un approccio multidisciplinare, tanta curiosità e voglia di imparare e confrontarsi con gli altri, ed è questo l'incredibile potenziale didattico del videogioco, purtroppo quasi sconosciuto al mondo scolastico".

Soprattutto, oltre a quelle linguistiche sarà privilegiato lo sviluppo di competenze informatiche e di programmazione, seppur di base. "I ragazzi non solo dovranno inventare una storia e dare uno stile al gioco", spiega ancora Romagnolo, "ma anche ideare le situazioni che dovrà affrontare poi il giocatore: per farlo sarà necessario che apprendano alcuni concetti chiave della programmazione come le variabili, gli interruttori logici o le istruzioni condizionali. In maniera molto semplice e divertente, però".

"Mi piace l'idea che faremo divertire altri studenti e chiunque vorrà provare un'esperienza alternativa di apprendimento e miglioramento della lingua spagnola", risponde Cora, una studentessa di terza.

Le fanno eco due compagne in questa avventura, Nina, che ha scelto di partecipare "perché questo corso intreccia la creatività e lo studio dello spagnolo", e Maria, che si aspetta "di imparare molte cose nuove, in ambiti a me sconosciuti come per esempio la programmazione".

"Sicuramente non è un progetto noioso e scontato - aggiunge Stefania, una studentessa della 4CL - Ognuno di noi può esprimere le proprie opinioni e idee; in questo modo si va ad eliminare quella barriera tra professore e studenti, diventando tutti colleghi". 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400