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"Il forno crematorio qui non lo vogliamo"

Ma non tutti i residenti a Villanova considerano negativa la nuova proposta

VILLANOVA DEL GHEBBO - A Villanova del Ghebbo, sta facendo discutere l’annunciato progetto per la realizzazione di un imponente impianto crematorio alle porte del paese. Al centro delle polemiche, la zona individuata per l’insediamento di questo forno: un appezzamento adiacente all’ex discarica e a qualche centinaio di metri dal centro abitato.

La cittadinanza è divisa: mentre, da una parte, è già nato un comitato “No forno crematorio”, capofila della protesta, dall’altra alcuni abitanti non vedono questa novità come necessariamente dannosa. “Che tra gli abitanti sia in corso un acceso dibattito è vero - afferma Claudio Temporin, titolare del Bar Centrale - Sono comprensibili le ragioni di coloro che abitano nelle vicinanze, o che possiedono campi nei dintorni, perché temono che dall’incenerimento siano rilasciati odori o sostanze inquinanti. Ma attendiamo il prossimo incontro con il Sindaco: sono sicuro che ascolterà il volere dei cittadini”.

“Mi accodo a quanto ha detto mio marito - aggiunge Silvana Mazzucco -, sono fiduciosa nel fatto che l’amministrazione darà ascolto alla cittadinanza. A noi questo impianto non disturberebbe più di tanto, ma come si suol dire, a vincere è la maggioranza”.

Il consigliere comunale di Villanova Marco Mantovani rassicura che l’impianto è sicuro e non rilascerà sostanze inquinanti. “Penso anzi sarà un’introduzione positiva nel nostro territorio, che porterà anche numerosi posti di lavoro - dichiara - Novità di questo tipo generano spesso reazioni contrastanti. A opporsi sono soprattutto i coltivatori delle terre adiacenti, ma anch’io possiedo un frutteto nelle vicinanze e non c’è niente da temere”.

C’è anche chi valuta la comodità di un impianto più vicino e facilmente raggiungibile rispetto a quello di Copparo. “Io credo che sia la stessa discussione che c’era per il 5G, cioè tutto tempo perso - afferma Giuseppe Maniezzo - A mio avviso l’inceneritore sarà una cosa utile. Anche perché adesso bisogna andare fino a Copparo e fare anche diversi giorni d’attesa in qualche caso. Quindi io sono pienamente favorevole. Magari dispiacerà a coloro che abiterebbero vicino a questo impianto, e che presumono usciranno fumi e odori sgradevoli, ma io sono stato a Copparo e non ho visto niente di tutto ciò. Non c’è nessun problema”.

C’è chi, infine, ritiene che l’impianto debba essere collocato in un’altra zona, lontana dal centro e dalle aziende agricole. “Io sono sfavorevole, perché penso ci possano essere diverse altri territori sicuramente più adeguati a ospitare questo forno - dichiara Elvio Sacchetto - Qui stiamo parlando di fare un impianto a pochi metri dal centro del paese, rendiamoci conto... Un inceneritore che processa sostanze come zinco, piombo, e così via. Semplicemente, non penso che il luogo individuato sia adatto”.

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